Imbattuta con le prime dieci della classe con una difesa di ferro: ora l’Inter deve solo completare l’opera
I nerazzurri possono contare per questo rush finale di campionato sulla solidità del pacchetto difensivoIl derby andato di scena mercoledì pomeriggio a San Siro ha confermato una tendenza molto importante per l’Inter: negli scontri diretti tra la prime dieci della classifica la squadra di Luciano Spalletti è l’unica imbattuta. Il bilancio parla di 14 partite e 26 punti conquistati grazie a 6 vittorie e 8 pareggi. I gol segnati sono 22, mentre quelli incassati si fermano a 8.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, contro quelle che al momento sono le altre 4 squadre che ambiscono a qualificarsi per la prossima Champions League, l’Inter ha preso soltanto due gol dalla Roma, tenendo a secco i tre attacchi più forti del torneo: la Juventus, fermata sullo 0-0 allo Stadium, ha già segnato 70 gol, il Napoli fermato dal doppio pareggio a reti bianche è a quota 64, mentre la Lazio batte tutti con 73 centri.
Per centrare la Champions ora l’Inter dovrà completare l’opera di imbattibilità con le grandi a partire dall’imminente doppia trasferta contro Torino e Atalanta, per poi reggere all’urto della Juve prima della classe e rischiare di giocarsi il quarto posto all’ultimo turno, in casa della Lazio. Ma non meno importanti saranno le sfide con le medio piccole. Anche perché le tre sconfitte in campionato sono arrivate proprio contro Udinese e Sassuolo (ancora da affrontare nel ritorno), oltre al Genoa.
Con il derby di mercoledì sono cinque le partite consecutive senza reti al passivo per Samir Handanovic arrivato a 481 minuti di imbattibilità. Una striscia che è migliore addirittura dell’Inter di Mourinho. Quella la Champions la vinse, questa vuole ritornarci a tutti i costi. I numeri dicono che Luciano Spalletti ha ritrovato l’indispensabile compattezza disquadra, con Miranda sempre sul pezzo, Cancelo ben inserito nei meccanismi e D’Ambrosio ormai a suo agio anche a sinistra. Nelle ultime cinque partite disputate da ciascuna squadra di A (a livello temporale, non di giornata) emerge che dietro alla porta inviolata di Handanovic contro Benevento, Napoli, Sampdoria, Verona e Milan ci sono solo 9 tiri subiti nello specchio della porta, gli stessi dell’Atalanta, uno in più della Juventus, la migliore in questa graduatoria. Il Napoli ne ha concessi 16, la Roma 25, tanto per ricordare le squadre che precedono in classifica i nerazzurri. Handanovic ha parato tutti e 9 i tiri che sono arrivati nello specchio, ma solo quello su Bonucci è stato un intervento miracoloso.
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