Ince: “Moratti rese gli anni all’Inter meravigliosi, pianse al mio addio. L’inizio fu difficile, ma…
L'ex centrocampista inglese racconta la sua esperienza all'InterPaul Ince, ex centrocampista inglese, racconta tramite PaddyPower (agenzia di betting di cui è partner) la sua esperienza nella società milanese, durata due stagioni, dal 95 al 97, prima di far ritorno nella sua Inghilterra: “Non sapevo nulla della trattativa con l’Inter. In un pomeriggio di giugno, mentre ero impegnato a giocare a golf con Giggs, mi arrivò una chiamata di Alex Ferguson, che mi disse che la società aveva accettato un offerta per me da parte dei nerazzurri. Quindi dovetti fare subito i bagagli e partire per Milano. La squadra era piena zeppa di campioni, c’erano Roberto Carlos, Djorkaeff, Zanetti e Zamorano, però eravamo ancora inferiori al Milan. L’inizio fu duro, l’allenatore era Ottavio Bianchi, che insisteva a farmi giocare largo a sinistra nel 3-5-2, una posizione non mia, dopo che per 6 anni avevo giocato centrale”
L’arrivo di Roy Hodgson: “Con Hodgson le cose cambiarono in meglio per me, ma purtroppo non per la squadra. Le cose andarono male e nel 96/97 il mister fu esonerato,anche se non penso lo meritasse. E’ difficile superare i problemi comunicativi. Ma sono sicuro che adesso, ripensando all’esperienza sulla panchina nerazzurra, anche lui conservi dei bei ricordi.”
Voglia di Inghilterra: “Volevo tornare nella mia Inghilterra, quando lo dissi a Moratti si mise a piangere. Fosse per me sarei rimasto per sempre, era arrivato anche Ronaldo, ma dovetti farlo per la mia famiglia. Io e Moratti ci sentiamo ancora, lo adoro. Gli anni in nerazzurro furono meravigliosi soprattutto grazie a lui, rimarrà sempre nel mio cuore.”
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