5 Ottobre 2017

Ince: “Moratti rese gli anni all’Inter meravigliosi, pianse al mio addio. L’inizio fu difficile, ma…

L'ex centrocampista inglese racconta la sua esperienza all'Inter

29 JUL 1995: PAUL INCE OF ENGLAND SITS ON AN EXERCISE MAT AS HE TAKES A BREAK DURING A TRAINING SESSION WITH HIS NEW CLUB INTER MILAN TODAY. MANDATORY CREDIT: CLAUDIO VILLA/ GRAZIA NERI/ ALLSPORT

Paul Ince, ex centrocampista inglese, racconta tramite PaddyPower (agenzia di betting di cui è partner) la sua esperienza nella società milanese, durata due stagioni, dal 95 al 97, prima di far ritorno nella sua Inghilterra: “Non sapevo nulla della trattativa con l’Inter. In un pomeriggio di giugno, mentre ero impegnato a giocare a golf con Giggs, mi arrivò una chiamata di Alex Ferguson, che mi disse che la società aveva accettato un offerta per me da parte dei nerazzurri. Quindi dovetti fare subito i bagagli e partire per Milano. La squadra era piena zeppa di campioni, c’erano Roberto Carlos, Djorkaeff, Zanetti e Zamorano, però eravamo ancora inferiori al Milan. L’inizio fu duro, l’allenatore era Ottavio Bianchi, che insisteva a farmi giocare largo a sinistra nel 3-5-2, una posizione  non mia, dopo che per 6 anni avevo giocato centrale”

L’arrivo di Roy Hodgson: “Con Hodgson le cose cambiarono in meglio per me, ma purtroppo non per la squadra. Le cose andarono male e nel 96/97 il mister fu esonerato,anche se non penso lo meritasse. E’ difficile superare i problemi comunicativi. Ma sono sicuro che adesso, ripensando all’esperienza sulla panchina nerazzurra, anche lui conservi dei bei ricordi.”

Voglia di Inghilterra: “Volevo tornare nella mia Inghilterra, quando lo dissi a Moratti si mise a piangere. Fosse per me sarei rimasto per sempre, era arrivato anche Ronaldo, ma dovetti farlo per la mia famiglia. Io e Moratti ci sentiamo ancora, lo adoro. Gli anni in nerazzurro furono meravigliosi soprattutto grazie a lui, rimarrà sempre nel mio cuore.”

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