Con una nota ufficiale diffusa ieri pomeriggio, la Federcalcio Canadese ha comunicato ufficialmente all’Inter e a tutti i suoi tifosi l’infortunio di Tajon Buchanan. L’esterno canadese ha riportato una brutta frattura della tibia e dovrà necessariamente operarsi. Ciò significa che l’ex Bruges rischia di rimanere lontano dai campi almeno sino al prossimo novembre.
Oltre al rammarico per aver perso per diversi mesi un calciatore tecnicamente valido e promettente come Buchanan, tanti tifosi dell’Inter nelle ultime ore si sono chiesti se il club nerazzurro avrà quantomeno diritto ad un risarcimento per via dell’infortunio provocato dalla presenza del calciatore con la propria Nazionale, impegnata in Coppa America (competizione in calendario FIFA).
Come sancito dal FIFA Club Protecion Program, l’Inter dovrà essere effettivamente rimborsata dalla stessa Fifa. A garantire l’indennizzo ai nerazzurri è questa sorta di polizza assicurativa che è stata introdotta ufficialmente nel 2012 dall’organo internazionale presieduto da Ganni Infantino.
Questo programma prevede un tetto massimo assicurativo pari a 7,5 milioni di euro per ogni calciatore. La Fifa si impegna a pagare il corrispettivo per un massimo di 365 giorni e dopo i primi 28 giorni di infortunio. Non prevede dunque stop di breve durata, inferiori al periodo stabilito di quattro settimane.
Il risarcimento si calcola sulla base dello stipendio fisso guadagnato dal calciatore, dal quale vengono chiaramente esclusi eventuali bonus, premi o clausole di vario genere. Nel caso specifico di Buchanan, a fronte di un ingaggio netto da 1,5 milioni di euro (125mila euro al mese), ipotizzando un periodo di stop pari a cinque mesi, l’Inter può avere diritto ad un risarcimento da 625mila euro.
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