Si è rivelata più grave del previsto la distrazione ai flessori della coscia sinistra che Romelu Lukaku aveva rimediato a fine agosto. Rispetto alle previsioni iniziali, il centravanti dell’Inter è decisamente andato oltre le tre settimane di stop e non sembra ancora essere in grado di poter recuperare e stare al passo dei compagni. L’ex Chelsea non è stato nemmeno convocato per la gara di questa sera contro il Barcellona e dovrebbe con molta probabilità rimanere fuori anche dai calciatori a disposizione per la gara di sabato in campionato con il Sassuolo.
Una conferma diretta è arrivata ieri pomeriggio in conferenza stampa dalle parole di Simone Inzaghi, che sulle condizioni dell’attaccante ha ammesso: “Penso che andremo alla prossima settimana”. Una perdita durissima per l’allenatore nerazzurro, che la squadra – peraltro – sta pagando a caro prezzo in termini di peso offensivo e pericolosità. Ma l’obiettivo, come spiegato questa mattina dal Corriere dello Sport, è quello di poter riavere Lukaku a disposizione quantomeno per il match di ritorno in Champions League contro il Barcellona, di mercoledì 12 ottobre.
L’OPINIONE DI PASSIONE INTER
La crisi vissuta dall’Inter in questo avvio di stagione non può essere riconducibile solamente al lungo stop di Lukaku, anche perché lo scorso anno con gli stessi attaccanti (più Sanchez) di questi tempi la squadra iniziava a produrre grande calcio. Chiaro che Inzaghi aveva pensato la nuova stagione facendo affidamento alla grande leadership tecnica ed emotiva di Big-Rom, ma la sola assenza del belga non può giustificare i troppi gol presi su ingenuità collettive e l’atteggiamento spesso rassegnato da parte di tutta la squadra.
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