Dopo le sconfitte contro Lazio, Milan e Bayern Monaco, la tensione intorno all’Inter inizia ad alzarsi. La squadra non sembra reggere il confronto contro le big, appare scarica fisicamente e impossibilitata ad aggrapparsi a molti dei suoi big. A questa situazione il club ha risposto cercando compattezza: in queste ore, ad Appiano Gentile, si è tenuto un vertice tra mister Inzaghi, la squadra e la dirigenza. Un confronto schietto e deciso ma necessario, perché il tempo per rialzarsi c’è, ma allo stesso tempo non ci si può permettere di perdere altro terreno rispetto alle concorrenti. Della necessità di scelte forti da parte di mister Inzaghi si era cominciato a parlare già prima dell’esordio in Champions, nel quale peraltro abbiamo effettivamente visto novità inattese. Onana in campo al posto dell’irremovibile Handanovic, Barella in panchina scalzato da Mkhitaryan e, se vogliamo, la prima di Gosens da titolare sulla sinistra.
È evidente che “scelte forti” non possa essere sinonimo di esclusioni definitive dal gruppo, motivo per il quale già contro il Torino potrebbero essere prese alcune decisioni più “canoniche”. Allo stesso tempo però il segnale è stato importante, ed in una prima parte di stagione col calendario fittissimo si aprono scenari interessanti. Uno di questi, scrive La Gazzetta dello Sport, riguarderebbe anche il nuovo arrivato Francesco Acerbi. La diffidenza verso l’ex Lazio da parte del tifo nerazzurro è nota, così come però lo è anche la stima nei suoi confronti da parte di mister Inzaghi. E così, tra rotazioni necessarie e un de Vrij ancora distante dalla sua forma migliore, chissà che anche Acerbi non possa avere spazio prima del previsto, diventando uno dei protagonisti di questa ‘rivoluzione’ di cui l’Inter ha bisogno per tornare a fare… l’Inter.
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