INTER-AEK 0-0, le pagelle: Centrali ok, mediana senza idee. Mancio, ora serve brillantezza
HANDANOVIC 6 Poca ordinaria amministrazione e una distrazione su un retropassaggio su cui mette una pezza in tempo. D’AMBROSIO 5 Non è al culmine della concentrazione, considerando che ha le valigie in mano. Azzecca poco in tutto quello che fa. (76′ NAGATOMO sv) MURILLO 6.5 L’avversario non lo sollecita molto, ma trasmette sicurezza. Molto abile […]
HANDANOVIC 6 Poca ordinaria amministrazione e una distrazione su un retropassaggio su cui mette una pezza in tempo.
D’AMBROSIO 5 Non è al culmine della concentrazione, considerando che ha le valigie in mano. Azzecca poco in tutto quello che fa.
(76′ NAGATOMO sv)
MURILLO 6.5 L’avversario non lo sollecita molto, ma trasmette sicurezza. Molto abile nell’anticipo, ad oggi sulla buona strada nell’essere un investimento azzeccato.
MIRANDA 6.5 Come sopra, non c’è mai da andare in apnea ma gioca disinvolto ed elegante. Quando troverà il top della condizione potrà rivelarsi preziosissimo.
JUAN JESUS 6 In fase di spinta si ricorda solo un’accelerazione sulla riga di fondo nel primo tempo. In fase difensiva si arrangia, ma rischia il patatrac all’ultimo minuto. Il cambio ruolo non paga, non sembra un terzino da Inter. Ci mette almeno impegno.
MEDEL 5.5 Un film già visto: se l’avversario non attacca il suo ruolo diventa per lo più marginale.Tenta un paio di verticalizzazioni nel primo tempo, poi rinuncia. Serve altro in quella zolla, se la squadra vuole proporre gioco.
(74′MANAJ 7 Di incoraggiamento, perchè il ragazzo entra indiavolato e si prende una bella fetta di area avversaria sulle spalle. Va vicino al gol due volte.)
GNOUKOURI 6 Un passo indietro, ma senza drammi: il ragazzo è appesantito e non sempre gli riesce ciò che vuole. Belli gli applausi per lui dopo una verticalizzazione fuori misura, in una serata avara di elogi per tutti.
KONDOGBIA 6 Lontano dalla miglior condizione e alla ricerca di un’utilità precisa all’interno della squadra, ma i numeri ci sono e il dribbling a creare superiorità in mezzo riesce spesso. Finché gli manca il fosforo accanto, il suo acquisto diventa meno utile.
BROZOVIC 5,5 Non è un rifinitore, ci prova: interessante il lavoro senza palla, ma quando si tratta di creare i tempi e gli spazi sono quelli di una mezzala, come pure la gestione prolungata della sfera.
JOVETIC 5.5 Di fatto non pervenuto nel primo tempo. Molto più a suo agio con Palacio nella ripresa, dove si propone da perno offensivo, imbuca, tira. I giri vanno aggiustati in una crescita ancora da raggiungere.
ICARDI 6.5 La squadra non lo serve quasi mai e lui prova a gestire la situazione da solo: va a proporsi da seconda punta e quasi risolve con la sventola da fuori, ma va male.
(54′PALACIO 6.5 Il suo ingresso vivacizza l’attacco, l’intesa con Jovetic c’è e si vede. Non gestisce al meglio una palla gol, ma l’importanza di averlo in campo è sempre lampante.)
MANCINI 5 Con due centrocampisti in infermeria e uno alle firme con un altro club non aveva gran scelta, ma la mediana è assortita male e non funziona praticamente mai in impostazione.
I suoi giocatori sono notevolmente pesanti e sembrano in ritardo di condizione: il minimo sindacale di brillantezza va trovato entro 7 giorni.