Come confermato dal Sindaco Beppe Sala, ha preso il via lo studio di fattibilità da parte di WeBuild sulla possibilità di trasformare il Meazza in uno stadio moderno e adatto le esigenze di due top club come Inter e Milan. I due club, in attesa di novità sul progetto che riguarda San Siro, non possono però permettersi di stoppare completamente le proprie analisi su altre aree fuori Milano.
Il Milan, ad esempio, ha già acquisiti i terreni individuati a San Donato sui quali eventualmente costruire il nuovo impianto. L’Inter, come ribadito quest’oggi da Alessandro Antonello, rinnoverà presto il diritto di esclusiva nell’area denominata ‘Nuova Milanofiori’ a Rozzano, in scadenza il prossimo 30 aprile 2024.
Intervenuto a margine di un evento sulle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, il Ceo Corporate dell’Inter ha per prima cosa commentato l’ultima proposta di WeBuild: “Noi non mettiamo paletti, l’impianto di San Siro è un impianto datato e di conseguenza ci sono delle cose che non possono non essere affrontate. Si è parlato di accessibilità, dove oggi accedere a San Siro non è così semplice soprattutto per persone con disabilità. Si è parlato di corporate hospitality, visto che oggi abbiamo solo il 3% di hospitality rispetto alla media degli stadi europei che è del 18%. Dobbiamo pensare a come dare dei servizi al secondo e al terzo anello, oggi completamente assenti, e quando parlo di servizi intendo bar e anche possibilità di ristoro. Ci sono parecchi temi che vanno affrontati. Se tutti questi saranno adottati nel piano di WeBuild lo vedremo da qui a giugno”.
Qualora la proposta del noto colosso delle costruzioni dovesse essere approvata, secondo Antonello con ogni probabilità i lavori slitterebbero dopo le Olimpiadi: “È chiaro che da qui al 2026 probabilmente, se gli interventi si potranno fare, saranno minimali e quindi non ci saranno problemi per garantire la cerimonia nel febbraio 2026. Lavori partiranno dopo? Molto probabilmente sì”.
Sulla ristrutturazione del Meazza, infine, l’ad nerazzurro è andato cauto: “San Siro ristrutturato potrebbe avvicinarsi ai top impianti sul fronte dei ricavi? Dipende dagli interventi che verranno proposti. Interventi minimali non potranno garantire il livello di ricavi attesi, interventi più strutturali potranno farci avvicinare alle aspettative che riteniamo più idonee. Rozzano o San Siro? Noi stiamo lavorando su Rozzano che è il piano effettivo su cui ci siamo impegnati e per cui stiamo discutendo con la proprietà Cabassi. Abbiamo una opzione fino a fine aprile e su quello ci concentriamo, lavoreremo anche per una proroga. Rimaniamo in attesa della proposta di WeBuild che arriverà non prima di giugno quindi oggi non ci sono alternative se non continuare a lavorare su Rozzano”.
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