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Panchinaro all’Inter, titolare nell’Albania: ecco perché Asllani è un rebus

Asllani è ancora per certi versi l’oggetto misterioso dell’Inter. Il centrocampista albanese finora è stato impiegato pochissimo da Inzaghi, che spesso addirittura gli preferisce il partente Gagliardini, con soli 555 minuti giocati in stagione. Il ragazzo ha mostrato di avere grande qualità e personalità, anche se ovviamente pecca di inesperienza e deve maturare. La visione di gioco però è da grande regista, così come il posizionamento. Se all’Inter non vede il campo però, Asllani è un perno della sua nazionale, l’Albania. Anche nella sconfitta di misura subita dalla Polonia, il centrocampista nerazzurro si è difeso egregiamente, destreggiandosi in un ruolo non suo. Visto caro Inzaghi che non è solo un mediano davanti alla difesa? La mezzala potrebbe farla benissimo se solo lo vedessi…

Ma come è stata la partita di Asllani?

Non straordinaria, ma buona, soprattutto considerando la differenza tecnica tra le due squadre e la sconfitta. In campo per 76 minuti nell’insolita (per l’Inter) veste di mezzala/trequartista nel 4-1-4-1 della sua squadra, aveva il compito di illuminare il gioco, cercando di innescare azioni pericolose.

Asllani ha mostrato grande personalità, svariando molto per tutto il campo e allargandosi spesso sulla fascia sinistra. Ha tirato due volte verso la porta e regalato un passaggio chiave, sfortunatamente poi non sfruttato. Molto preciso, ha fatto fruttare tutti i palloni toccati, 30, mostrando addirittura il 91% di precisione nei passaggi nonostante il pressing costante della Polonia: quando attaccato ha sempre fatto la cosa giusta, senza mai perdere palloni pericolosi.

Anche quando costretto al lancio lungo ha mostrato una grande precisione e visione di gioco, rasentando il 70% di precisione sui lanci. Molto aggressivo e volenteroso anche in contenimento nonostante la posizione, ha intercettato un pallone, recuperandone un altro con un bel tackle. Insomma una prestazione matura in entrambe le zone nel campo: Asllani è un patrimonio dell’Inter (e non è nemmeno costato poco, 14 milioni complessivi) e va preservato. Inzaghi deve capire che non è un giovane alle prime armi, è un ragazzo che può dare tanto, non solo come regista. Troppo spesso a centrocampo l’Inter ha il fiato corto. E tra Gagliardini e Asllani, la scelta dovrebbe essere ovvia. Si spera che da qui a giugno lo sarà anche per il tecnico.

La mappa di calore sui movimenti di Asllani

Pietro Magnani

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