Arrivato a Milano solo da poche settimane, Kristjan Asllani sembra entrato già nel cuore dei tifosi dell’Inter. Per i primi accenni di campo offerti finora, indubbiamente, ma anche per la sua storia calcistica e non. Una storia dipinta di nerazzurro fin da piccolissimo. Dopo averla concessa ai microfoni di DAZN, Asllani ha rilasciato un’intervista anche a Cronache di Spogliatoio. Ecco qui di seguito i passaggi più significativi.
Arrivo all’Inter – “Ho coronato il sogno di diventare un giocatore dell’Inter. Che emozione aver ricevuto quel messaggio da Javier Zanetti: «Benvenuto all’Inter, Kristjan». Sono mezzo svenuto. Mentre i miei migliori amici servivano ai tavoli, io mi sono ritrovato nella stessa stanza di Romelu Lukaku per fare la prova sotto sforzo durante le visite mediche. Avevo la maglia dell’Inter perché l’Inter mi aveva appena comprato. Ci ho capito poco di quei giorni, sono sincero. Sognavo i tifosi che urlano il mio nome al momento della firma. Pochi giorni fa ho scoperto che non era un sogno”.
Interista fin da bambino – “Nel 2010 avevo 8 anni e in punta di piedi al bar, in mezzo agli anziani più alti di me, cercavo di vedere un pezzetto di schermo con la finale di Champions League contro il Bayern Monaco. Quella notte ho capito che amavo questa squadra. Si sentivano le sedie fremere sulle mattonelle quando Milito ha puntato Van Buyten, poi non ci abbiamo capito più niente. Mi ricordo che è volato per terra qualche bicchiere, e io saltavo e saltavo”.
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