E’ ancora una volta il Corriere dello Sport a sostenere che l’Inter sia stata messa in vendita dal gruppo Suning. In merito alle ultime informazioni che ha fatto circolare Il Sole 24 Ore sul fondo Bc Partners interessato a prelevare alcune quote del club, secondo il quotidiano diretto da Ivan Zazzaroni la verità sembrerebbe leggermente diversa. Trattative con interlocutori di questo calibro, infatti, generalmente riguardano l’acquisizione dell’intero pacchetto, e non di un semplice ingresso in minoranza al posto di LionRock Capital che invece detiene il 31,05% del club.
Quando si tratta di fondi di private equity come Bc Partners, si ha a che fare con gruppi che hanno in progetto di prelevare aziende che non stanno ottenendo risultati particolarmente brillanti, tenerle in portafoglio per 5-7 anni, cercare di raddoppiarne le prestazioni per poi rivenderle. Infine, l’obiettivo alla base di questa operazione, è quello di poter avere un ritorno positivo sull’investimento di almeno un 10-15% percento per ogni anno.
Ma cosa cambierebbe per l’Inter il passaggio da una proprietà industrial familiare come Suning ad un private come Bc Partners? Innanzitutto il riequilibrio del rapporto costo-ricavi, col taglio immediato degli ingaggi per raggiungere modelli virtuosi in Europa del calibro di Bayern Monaco e Liverpool. Successivamente la valorizzazione del brand, che potrebbe passare da un progetto giovane e dalla costruzione di un nuovo stadio, individuato come altra importantissima fonte di ritorno finanziario.
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