L’Inter ottiene la terza vittoria consecutiva tra Serie A e Champions League con il 3-1 sul Bologna, grazie al gol di Romelu Lukaku ed alla doppietta di Achraf Hakimi. Antonio Conte, ai microfoni di Dazn, ha parlato della prestazione dei suoi.
Ecco, dunque, le parole del tecnico nerazzurro: “Sinceramente, il gol del 2-1 è arrivato in maniera inaspettata e potevamo fare meglio. Altre volte abbiamo tenuto aperte delle partite dominate. Venivamo da una bruttissima esperienza con il Bologna a luglio, quindi memori di quella partita eravamo determinati ed attenti. I ragazzi lo sanno, devono mantenere la soglia di attenzione molto alta, in questo modo è difficile giocare contro di noi. Quando molliamo un attimo, rischiamo e concediamo, come oggi“.
Poi, prosegue: “Il problema è che a differenza di altri Paesi, in Italia si gioca un calcio molto tattico. Abbiamo provato anche oggi, alterniamo momenti di pressione a momenti di attesa. Penso che stiamo lavorando bene, stiamo cercando questo tipo di equilibrio. Con la pressione molto alta sono arrivati dei frutti, ma gli avversari ti studiano, si preparano e concedendo qualcosa in più, questo è il motivo che l’equilibrio sia la cosa migliore. L’importante è che gli attaccanti e i difensori ci accorcino la squadra, tenendola sui 35 metri. Ci sentiamo più sicuri. Tutto quello che abbiamo fatto precedentemente è un bagaglio d’esperienza“.
Conte dichiara, inoltre: “Hakimi? Stiamo parlando di un ragazzo di 20 anni, con soli due anni al Dortmund, dove ti studiano meno. Haki sta lavorando, ha capito la differenza del giocare in Italia rispetto alla Germania, dove c’erano più spazi e meno preparazioni. Lui deve lavorare ed ha ampi margini di miglioramento. Si trova nella squadra giusta e con l’allenatore giusto per diventare uno dei migliori nel suo ruolo. Sono molto contento, perché aumenta la sua fiducia, così come qualche errore poteva sfiduciarlo. Devo lavorare per farlo diventare uno dei migliori, sono contento per lui e per noi“.
Su Lukaku, infine: “Secondo me, può ancora crescere. Quando è arrivato, era un diamante grezzo, perché era arrivato solo per qualità sue: lavorandoci, poteva diventare uno dei migliori al mondo. Romelu è sulla buona strada, ha tutto: abbiana qualità da prima punta a falcate. È un giocatore di football americano, io ho sempre visto in lui qualcosa di unico. Lavora tanto, è umile. Sono contento di Lautaro, di Alexis, che deve fare qualche gol in più, ma non dimentichiamo che viene da due anni di inattività allo United. Sta riprendendo confidenza con il campo. Mi permette di far riposare Lautaro e Romelu, anche quando entra a partire in corso può essere decisivo. Eriksen? Il mio rapporto con lui è ottimo. Come ripeto, tutte le cose che faccio sono per il bene dell’Inter. Io quando scelgo un giocatore, l’ultima cosa che guardo è chi è. Christian sta lavorando, si sta impegnando ed è a disposizione“.
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