Inter-Bologna, una gara con vista Champions
Alle 20.45 va in scena a San Siro l’anticipo della 24^ giornata tra Inter e Bologna. Una gara tosta, che vedrà opposte due compagini in difficoltà e che si gioca di venerdì sera in quanto i nerazzurri saranno impegnati mercoledì 22 febbraio nell’andata degli ottavi di finale di Champions contro il Marsiglia. E proprio questa gara influenzerà parecchio il match di questa sera contro l’undici di Stefano Pioli: Ranieri, infatti, è alle prese con diversi dubbi da sciogliere su giocatori apparsi non al massimo della forma negli ultimi giorni. Quali saranno le scelte del mister romano in previsione di un incontro importante come quello della prossima settimana? Proviamo a schiarire le idee.
OUT MILITO E STANKOVIC – L’Inter dovrà fare a meno del suo Principe, che, come Dejan Stankovic, è bloccato da un attacco influenzale che non gli ha permesso di allenarsi alla Pinetina. Dovrebbero invece essere al loro posto Julio Cesar e Lucio: i due brasiliani stanno meglio e il tecnico nerazzurro pare intenzionato a rischiarli nonostante Marsiglia sia alle porte. In particolare il portiere accusava una borsite al gomito mentre il centrale difensivo ha patito di qualche risentimento muscolare. In sostanza il pacchetto arretrato dovrebbe essere composto proprio da Julio Cesar, Lucio, Maicon, Andrea Ranocchia (Samuel è ancora indisponibile) e uno tra Chivu e Nagatomo a sinistra, con quest’ultimo favorito. In mezzo al campo sicuri del posto Zanetti e Cambiasso, mentre il terzo centrocampista sarà uno tra Poli e Faraoni. Sneijder agirà dietro le punte Pazzini e Forlan.
BOLOGNA SPAVALDO – Pioli manderà invece in campo una squadra schierata con un 3-4-2-1, con tre difensori centrali fisici a proteggere Gillet, ovvero Raggi, Portanova e Antonsson. L’allenatore ex Chievo punta poi a intasare il centrocampo con una linea a quattro in cui Mudingay e Perez faranno da cerniera, mentre Pulzetti e Morleo agiranno sulle fasce. A dar man forte all’unica punta Di Vaio ma soprattutto al reparto nevralgico della squadra ci saranno due trequartisti, Ramirez e Taider, con Diamanti grande escluso, ma pronto a subentrare dalla panchina a gara in corso. In panchina anche Robert Acquafresca.
CHE SIA LA VOLTA BUONA? – Come ormai sosteniamo da tempo, non ha senso indicare ogni partita successiva a una sconfitta come la possibile svolta. Anche quella di stasera non va letta in questa chiave, perché Inter-Bologna, come tutte le gare che i nerazzurri giocheranno da qui a fine campionato, dovrà servire esclusivamente a capire quali siano i presupposti giusti per cavare in ottica futura ciò che di buono c’è in questa squadra. Proprio per questo particolarmente sotto esame pare essere la figura di Wesley Sneijder. Spesso abbiamo detto che un giocatore come l’olandese è imprescindibile e che trovare un posto a uno come lui non deve rappresentare un problema per un allenatore: questa sera ci si aspetta da Sneijder una prestazione all’altezza della sua fama e delle sue capacità. In settimana si è discusso molto sull’ostinazione che il numero 10 ripropone nel giocare troppo arretrato, quasi sulla linea dei centrocampisti, ma non si è detto che la presenza di due prime punte come Milito e Pazzini confina qualsiasi giocatore di talento a un raggio di circa 30 metri da loro. Con Forlan la musica dovrebbe poter essere diversa: l’uruguaiano infatti è un giocatore di maggiore movimento rispetto alle due punte e allargandosi più spesso sulla fascia dovrebbe lasciare maggior spazio centralmente per l’orange.
4-3-1-2 o 4-2-3-1? – Altra nota di riguardo concerne la fase difensiva dei nerazzurri. Maicon e probabilmente Nagatomo giocheranno in fascia, Lucio e Ranocchia centrali: una difesa quasi titolare. Facendo un discorso che esuli dagli errori dei singoli (vedi Lucio che si spinge troppo in avanti o Ranocchia che non contrasta Miccoli), l’importante sarà verificare quanto questo quartetto sia in grado di dare stabilità all’Inter. In realtà non è solo un problema loro, ma che coinvolge soprattutto il centrocampo. Ranieri infatti potrebbe propendere anche per un 4-2-3-1 in cui Zanetti e Cambiasso non si staccherebbero quasi mai dalle loro posizioni di mediani, mentre Forlan e Faraoni, rispettivamente a sinistra e a destra, potrebbero accorrere in aiuto ai terzini. E’ il modulo che, con interpreti comunque diversi, fece trionfare l’Inter in ogni dove e il tecnico nerazzurro, dopo aver provato il 4-4-2 e il 4-3-1-2 con risultati altalenanti, potrebbe optare per questa disposizione tattica.
GRINTA ROSSOBLU’ – Il Bologna, dal canto suo, vive un momento non esaltante, ma nemmeno di crisi nera. La particolarità della squadra di Pioli quest’anno è aver messo in difficoltà le grandi squadre di questo campionato. Juventus, Milan, Roma e Napoli nel girone di andata non sono state in grado di vincere contro i felsinei, autori di prestazioni grintose ogni volta. La qualità dell’undici bolognese infatti non è pari a quella delle squadre di prima fascia, ma di sicuro sull’aspetto caratteriale Mudingay e compagni mostrano di avere qualcosa di più rispetto alle dirette concorrenti per la salvezza. E’ questo che l’Inter deve temere di più questa sera, l’agonismo dei tanti “operai” al servizio di Pioli. Tra i giocatori di maggiore talento c’è sicuramente Gaston Ramirez, un trequartista in grado di cambiare la partita grazie all’ottima tecnica di cui dispone; importante potrà essere, qualora ce ne sia la necessità, anche l’inserimento di Diamanti a partita in corso, che contro le grandi riesce sempre a mettersi in evidenza. In definitiva possiamo dire che gli spunti che può offrirci questo Inter-Bologna non sono da sottovalutare, anche per rendersi conto di quanto la squadra nerazzurra sia in forma per la partita di coppa di mercoledì prossimo: appuntamento a San Siro alle 20.45!