Parla Bonolis: “Errori tecnici palesi, mi auguro non sia una ‘tela di Penelope'”
Il conduttore tifosissimo nerazzurro ha spiegato la sua opinione sulla questione legata al nuovo allenatore dell'Inter: "Fare e disfare non va bene"Aumenta l’attesa per l’annuncio ufficiale del prossimo allenatore dell’Inter e a commentare il momento attuale del Club nerazzurro e la questione legata al nuovo tecnico è Paolo Bonolis: “Sicuramente è una situazione complessa com’è normale durante un riassetto societario in un club di respiro internazionale. Ora però si sta andando un po’ per le lunghe con delle scelte un po’ confuse: è stata affidata la scelta dell’allenatore al presidente dimissionario, è stato scelto un tecnico che, povero cristo, straniero in terra straniera, si è trovato a gestire una squadra in un campionato che non conosceva”.
Il conduttore nerazzurro ha espresso il proprio gradimento per Stefano Pioli: “Credo che il problema per i tifosi non sia tanto quanto tempo ci vuole per confezionare una situazione definitiva, ma il problema è che nell’interregno l’Inter sta giocando veramente male per errori tecnici abbastanza palesi. Non so cosa sceglierà la società, non so chi sarà il prossimo allenatore, sembrerebbe favorito Marcelino, Pioli a me piace molto, in attesa di arrivare a una situazione definitiva. Basta che decidano, è difficile gestire una società con così tanti impegni da così lontano. Servirebbe lasciar decidere a uomini di fiducia come potrebbero essere Gardini, Ausilio e Zanetti, — ha aggiunto Bonolis — mettendoci tanta buona volontà e investendo. Dovrebbero lasciar fare, altrimenti è difficile lasciar convivere tante culture differenti. Per il momento, però, è una scommessa brutta, perché i risultati non arrivano e la squadra gioca male”.
Bonolis ha individuato anche una lacuna tecnico-tattica: “L’Inter gioca a 4 dietro, il che prevede che i terzini spingano con qualità in fase di possesso. Per quanto ragazzi di ottima volontà, non credo che i laterali nerazzurri abbiano queste caratteristiche. Alla fine giochiamo con due in meno. Forse la difesa a 3 con un centrocampista in più e con due punte per non lasciare Icardi isolato sarebbe la soluzione migliore per limitare i danni”.
Il conduttore televisivo si augura che non venga scelto un traghettatore e suggerisce un profilo italiano: “I colloqui, che magari potrebbero essere fatti più in sordina, spero possano portare la società, facendo però scegliere a chi conosce meglio il calcio italiano, a scegliere un tecnico che possa cominciare a confezionare l’Inter della prossima stagione col materiale attuale. Perché se l’allenatore che verrà scelto sarà pro-tempore in attesa di un nuovo tecnico, potrebbe trasformarsi nella tela di Penelope: fare e disfare non va bene. Vecchi mi piace, un ottimo uomo ed eccellente allenatore. All’Inter, però, non ne va bene una, tanta sfortuna in questo periodo che ha tolto qualche punto. Inoltre mancano terzini di qualità. Guardate la Juventus: è la squadra difensivista per eccellenza, quando perde palla tutti rientrano e a una difesa così è difficile far gol. L’Inter dovrebbe prenderne atto. Credo che quello che voglia la dirigenza sia partire già da ora con un progetto nuovo. Edy Reja è un grande allenatore come lo è Pioli, alla Lazio hanno fatto benissimo. Marcelino ha fatto bene col Villarreal, ma è sempre un calcio diverso. In questo momento l’Inter avrebbe bisogno di altro. Un allenatore straniero potrebbe essere nella stessa situazione di de Boer e creare sfiducia nella squadra. La squadra ha buoni giocatori”. Infine, su Gabigol: “C’è questo Gabigol, lo volevano in tanti, presumo sia bravo. De Boer non lo faceva giocare perché a suo dire non aveva capito il calcio italiano. Da che pulpito. Vorrei vederlo in campo, magari accanto ad Icardi. Ci sono certi meccanismi che un allenatore italiano potrebbe capire subito“ ha dichiarato a SkySport24.