Inter-Borussia Dortmund, Conte suona la carica: “Siamo una squadra che impone il gioco”. Poi l’annuncio su Sensi e D’Ambrosio
Il tecnico nerazzurro ha parlato alla vigilia del delicato match contro i gialloneriIl tecnico nerazzurro Antonio Conte ha parlato – in conferenza stampa da Appiano Gentile – alla vigilia del delicato match di Champions League contro il Borussia Dortmund. Le parole dell’allenatore dell’Inter, davanti ai giornalisti di fianco a Marcelo Brozovic.
Come una finale – «Parlare già di finale mi sembra esagerato. È sicuramente una partita importante contro una squadra forte, però è una partita. Le finali arrivano dopo».
Difficoltà – «Non abbiamo avuto tanto tempo per preparare la partita, abbiamo lavorato sui video e rivisto alcune situazioni. Dobbiamo fare attenzione a non perdere dei palloni perché abbiamo subito tre gol per tre palle perse in costruzione. Ora affrontiamo una squadra molto forte nelle ripartenze con giocatori veloci che possono fare male».
Prova di maturità – «Non sono d’accordo, in ogni partita abbiamo necessità di fare punti, non dobbiamo aspettare partite come questa. Fin dal primo giorno abbiamo lavorato per cerare di fare punti in ogni partita. In Champions potevamo fare di più con lo Slavia e meritavamo di più con il Barcellona, ora c’è un’altra partita contro una squadra forte. La necessità di fare punti è la stessa di quella che avevamo domenica con il Sassuolo».
Assenze – «È vero, a loro mancherà qualcuno ma ne hanno altri. Così come non parlo dei miei assenti non parlo nemmeno di quelli degli altri. Pensiamo a noi, cercheremo di lavorare bene oggi per fare una buona partita e fare grande attenzione a contenere le loro ripartenze. Se perdi palle sanguinose loro sono molto bravi a sfruttarle, quindi dovremo essere bravi ad evitare queste situazioni. La nostra idea è di fare calcio e proporre un’idea: per farlo quindi ti devi aprire, ci sono posizionamenti prestabiliti e sai benissimo che ti prendi qualche rischio. Non siamo una squadra capace di attendere e fare partite di rimessa. Così come successo a Sassuolo capita di perdere palla e subire gol».
Lukaku – «Romelu era molto contento per il gol, è venuto ad abbracciare tutti. Ora tutti celebrano la coppia Lautaro-Lukaku, ma fino a poco fa sembravano in crisi. Ci vuole equilibrio, io cerco di valutare la performance, poi è chiaro che se gli attaccanti fanno gol noi siamo contenti. Questo è un gruppo di calciatori positivo e chiunque arriva ha facilità di adattarsi ed ambientarsi».
Handanovic – «È il nostro capitano, ha grande esperienza e carisma. Siamo contenti che sia il nostro portiere ed il nostro capitano».
Ripetere la prova di Barcellona – «Non so se può bastare, sicuramente noi dovremo dare tutto e non avere rimpianti. Durante la partita dobbiamo dare tutto e giocare al massimo delle nostre possibilità, non avendo rimpianti a fine partita. Questo è un torneo difficilissimo, noi stiamo cercando di iniziare un percorso anche in Champions a livello di esperienza visto che ne abbiamo poca. Anche qui è un percorso, come ho detto giochiamoci la partita senza rimpianti a fine partita, quello dispiacerebbe a tutti».
Gol subiti – «Sicuramente ci sono delle situazioni dove bisogna lavorare, l’ho detto anche prima del Sassuolo. Quando arriva un nuovo allenatore arriva un nuovo metodo e una nuova idea, ma dopo soli tre mesi di lavoro non hai tempo di ripassare alcune situazioni tattiche quando hai 7 partite in 20 giorni. Stiamo lavorando da poco, alcune situazioni devono essere fissate ancora di più. Ma quando giochi ogni tre giorni è impossibile, abbiamo giocato col Sassuolo l’altro ieri, poi dopo il Dortmund avremo un giorno di scarico per poi preparare il Parma in un solo giorno e così via. Vediamo il bicchiere mezzo pieno: questa è una squadra che segna sempre, la seconda più prolifica dopo l’Atalanta».
Lazaro esterno alto – «Innanzitutto ti ringrazio del consiglio, magari un giorno consiglierò anche io a te che articoli fare (ride, ndr). Detto questo Lazaro giocherebbe esterno a centrocampo anche nel 3-4-2-1. È un ragazzo giovane, un buon prospetto preso dall’Hertha Berlino. Dobbiamo mettere in preventivo che quando arrivano in squadre di fascia alta possano incontrare delle difficoltà. Noi l’abbiamo preso per giocare in quella posizione, dove giocava anche in Germania. Bisogna avere pazienza e fiducia, io ne ho».
Blackout col Sassuolo – «Come ho detto prima il bicchiere va visto in entrambi gli aspetti. mezzo pieno perché per 70 minuti circa la squadra si è espressa in maniera egregia, forse la migliore dall’inizio del campionato. Dopo sicuramente c’è stato un qualcosa dove i giocatori sono i primi a sapere di dover migliorare. Noi dobbiamo lavorare e sapere che abbiamo fatto delle cose positive, le dobbiamo tenere per noi perché è giusto così e valutare gli aspetti che non sono andati. Ci lavoriamo per cercare di non ripetere delle situazioni negative e per non soffrire».
Lautaro Martinez capitano – «Su Brozovic vorrei aggiungere che è un giocatore già importante ora, se poi continua a lavorare sugli aspetti da migliorare può diventare anche uno dei top del suo ruolo. Sta a lui e alla sua crescita riuscire ad affermarsi. Lautaro deve lavorare e basta, come dico sempre: testa bassa e pedalare. Non deve pensare che il gol sia tutto per un attaccante, gliel’ho detto fin dal primo giorno. A noi piace quando lavora per la squadra, deve continuare in questa maniera. Lautaro ha tanto da crescere però è un ragazzo con delle potenzialità importanti, ci stiamo lavorando, anche lì sta a lui crescere ed affermarsi o rimanere un calciatore di medio livello».
Step di crescita – «Tutte le partite sono importanti per noi, io voglio vedere miglioramenti sotto tutti i punti di vista. È una partita, sappiamo che bisogna cercare di vincere questa partita contro un avversario forte. Cerchiamo di dare tutto, non avere rimpianti e giocare in maniera serena ma al tempo stesso con molta concentrazione».
Candreva – «Io penso che Antonio, così come tutti gli altri, stiano dando il 100% e si siano messi completamente a disposizione. Antonio è un ragazzo nel quale devi entrare nella testa. Ha grandi potenzialità, ma ha bisogno sempre di grandi conferme. Anche da lui mi aspetto una grande crescita, sia calcistica che extracalcistica. Un po’ lo conoscevo visto che ho avuto il piacere di averlo già in Nazionale, sta facendo bene ma anche lui sa benissimo che può dare ancora molto di più di quanto sta dando».
Sensi e D’Ambrosio – «Oggi è difficile parlarne, sapete benissimo che Danilo ha una microfrattura quindi dovremo valutare la soglia del dolore che ha aspettando che il giocatore dia la propria disponibilità. Per quanto riguarda Stefano invece domani farà un esame di controllo, monitoriamo la situazione ed aspettiamo notizie dallo staff tecnico».
Approccio – «Sarà importante approcciare bene, ma anche gestire bene tutta la gara ed il finale. Come ho detto prima è importante gestire tutte le fasi della partita, basta vedere quanto accaduto con il Sassuolo. Queste squadre al minimo errore ti possono punire, quindi la partita va gestita bene fino all’ultimo secondo».
Godin – «In difficoltà da terzo di difesa? Sicuramente è cambiato il modo di giocare per lui, quindi sta lavorando tanto dal punto di vista tattico e fisico. Non parlo solamente di sistema, ma proprio di idea, difendendo con 50 metri di campo dietro. Lui è un ragazzo serio che ha voglia di fare e di imparare, noi andiamo dietro alla nostra idea di calcio perché altrimenti si cambia sempre per ogni singolo, vedi Lazaro… Io vado avanti con la mia idea di calcio cercando di mettere tutti nelle migliori condizioni per rendere al meglio. Io sono contentissimo della disponibilità e della voglia di ogni singolo giocatore di seguire la nostra idea. Noi ormai siamo partiti, abbiamo un’idea e non torneremo indietro per nessuna ragione. Non vogliamo metterci dietro la linea della palla ad aspettare gli schiaffoni: noi gli schiaffoni li vogliamo dare».
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