GdS – Inter, cosa manca al centrocampo? Conte cerca l’incastro per ottimizzare il ruolo di Vidal
Il cuore nerazzurro, fatto di tecnica e sostanza in mezzo al campo, ha mostrato delle lacuneAlla vigilia della stagione, era stato incoronato dalla maggior parte degli addetti ai lavori come il centrocampo più completo e versatile d’Italia, perlomeno sulla carta. Le prime uscite dell’Inter 2.0 di Antonio Conte, però, hanno evidenziato dei problemi in mezzo al terreno di gioco per i nerazzurri: ora, come riportato da La Gazzetta dello Sport, il tecnico deve trovare la quadra necessaria, anche per far brillare ulteriormente Arturo Vidal.
La richiesta primordiale di Conte, come ormai noto, era un colosso da piazzare davanti alla difesa. Senza l’arrivo di uno tra N’Golo Kanté e Thomas, dunque, il cileno ex Juventus e Barcellona è stato adattato come diga davanti alla retroguardia nerazzurra, mostrando lacune in fase di ripiegamento come avvenuto contro il Gladbach. Il tecnico dell’Inter, invece, vorrebbe sfruttarlo come mina vagante negli inserimenti, venti metri più avanti.
L’idea di Conte, comunque, rimane la stessa: tutti i centrocampisti dell’Inter devono sapere giocare in più ruoli, avere compiti differenti a seconda delle occasioni. Dunque, nell’esordio stagionale in Champions League, a portare il pressing poteva essere Barella, così come Vidal o Eriksen.
Dunque, per questo motivo, non c’è da stupirsi se Gagliardini e Nainggolan accumuleranno svariate presenze nel corso della stagione. Così come non sarà un caso vedere uno tra Eriksen e Brozovic seduto in panchina, se l’altro si trova in campo: i due, per Conte, sono incompatibili, perché si limitano a vicenda in fase di possesso e gestione del pallone. La soluzione del rebus nel centrocampo nerazzurro, comunque, non sembra essere Eriksen: a meno di un drastico cambio di rotta nel rendimento, le sue caratteristiche paiono incompatibili con il sistema di gioco di Conte.
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