Kovacic dribbla ma non crea: ecco i suoi dati stagionali
Il giornalista Luca Bianchin, sull’edizione odierna de La Gazzetta dello sport, analizza la partita del centrocampista croato Mateo Kovacic, spesso in panchina nell’ultimo mese di stagione, ieri subentrato a Shaqiri a partita in corso: “Le azioni più pericolose di marca nerazzurra sono arrivate tutte quante dalle fasce, tanto è vero che alla fine l’Inter ha chiuso la partita con ben 34 cross. Il gol è un paradigma, spiega tutto: quando Icardi si sposta, Palacio e Kovacic occupano l’area. Al centro, invece, non è stata la stessa cosa: Kovacic dribbla spesso il primo uomo ma proprio in quel momento, proprio quando ci si aspetta la giocata decisiva, dimostra di non essere (ancora?) un campione; La giocata dopo il dribbling spesso non arriva perché Kovacic sbaglia la scelta, il tempo o la misura del passaggio. In conclusione, Kovacic mezzala è una cosa: arriva lanciato, faccia alla porta come piace a lui. Kovacic trequartista un?altra, come Inter-Cesena conferma. Il croatino ha chiuso con 5 dribbling ma nessuna occasione creata, nessun assist e nessun tiro. I dati stagionali sono simili: 1,72 occasioni, 0,04 assist (!) e 0,28 tiri a partita. Come dire: sa crearsi spazio, non usarlo”.