Mudingayi: “Con l’Inter zero rancore. Ecco com’è andata”
Appuntamento col Cesena, domani sera alle 20:45. Al Meazza l’Inter ritrovera Gabi Mudingayi, centrocampista di origini congo-belghe che non può certo dire di aver vissuto un periodo positivo in nerazzurro, almeno per quanto riguarda prestazioni e risultati. Lui, che è stato ceduto dopo una serie di infortuni, però non prova rancore: “Non scriva che giocherò a San Siro col dente avvelenato”, premette al giornalista de La Gazzetta Dello Sport che lo ha intervistato.
INTER, CHE DELUSIONE – “Purtroppo sono arrivato solo a 31 anni in un grande club e non ho potuto godermi questa gioia a causa degli infortuni. Nel conto va messo anche il cambio di allenatore. Stramaccioni mi aveva voluto fortemente, ma poi con Mazzarri è cambiato tutto. Lui avevo in testa una squadra nella quale per me non c’era posto. Mi disse che sarebbe arrivato il mio momento, ma poi così non è stato. Ho lavorato tanto per avere una nuova chance che non mi è mai stata concessa”.
NUOVA AVVENTURA AL CESENA – “Il dt Foschi cercava un centrocampista con le mie qualità, ed eccomi qua. Accordo fino a giugno. Qui c’è un ambiente molto sano, sono contento. Il Cesena è il mio quinto club italiano, ormai questo è il mio Paese”.
UNA VITA DA MEDIANO – “Perché gioco sempre con un’espressione arrabbiata? C’è poco da scherzare, in campo faccio il lavoro sporco. Anche gli arbitri mi dicono di sorridere ogni tanto. E’ questa la differenza, ad esempio, tra me uno come Cristiano Ronaldo: CR7 va in campo a giocare, io a lavorare. Mi ritrovo completamente con la canzone di Ligabue”.