Passioneinter.com all’Inter Club “Peppino Prisco” di Aci Castello per Juventus-Inter
Ieri sera Passioneinter.com ha iniziato il tour degli Inter Club d’Italia, un modo per avvicinarsi al tifo nerazzurro, un progetto per permettere ai tanti Club di supporters nerazzurri di avere un proprio spazio, di far sentire la propria voce, perché l’Inter è soprattutto dei suoi tifosi. Il primo Inter Club che ha gentilmente ospitato me e Federico Falzone è l’Inter Club “Peppino Prisco” di Aci Castello che è punto di riferimento per tutti gli altri aggregati nerazzurri di Catania, un incontro per discutere di Inter e per conoscersi, una serata per vedere insieme una partita di cartello come Juventus-Inter. Il risultato deludente ha portato parecchio malcontento tra di noi, perdere è già negativo, farlo per 3 a 1 contro gli acerrimi rivali juventini è quasi straziante, ma tra le foto di rito e una chiacchierata con il presidente Francesco Scuderi, che è anche Coordinatore regionale degli Inter Club, abbiamo passato una piacevole serata a parlare del nostro amore comune: l’Inter. Ecco cosa ci siamo detti. Quando e come nasce l’Inter Club Peppino Prisco di Aci Castello? “Il club nasce a settembre del 2002, di ritorno dalla “tragica” trasferta di Lazio-Inter. Abbiamo deciso con quattro amici di fondare l’Inter Club e di dedicarlo al grande Peppino Prisco che era scomparso da poco”
Cosa ne pensi della attuale situazione nerazzurra? “Sono molto fiducioso in genere, è una ruota che gira, oggi tocca a te e domani a me. Certo non aiuta avere un presidente lontano, abbiamo visto che quando è arrivato è stato determinante a chiudere gli affari. Vorrei un decisionismo maggiore, il che non significa che sia colpa di Branca o di Ausilio. Lui è uno che fa tutto collegialmente, io preferisco che ci sia un uomo solo al comando”
Quali pensavi fossero gli obiettivi dell’Inter ad inizio stagione e quali pensi siano gli attuali obiettivi della squadra nerazzurra? “Io pensavo fossero quelli di ora, cioè ritornare in Europa League, certo speravo potessimo fare di più con un’organizzazione di gioco data da Mazzarri, la squadra è la stessa dell’anno scorso e i risultati la rispecchiano. Vorrei che Mazzarri desse un pò più di coraggio, questo schieramento non dà coraggio alla squadra”
Momenti storici per l’Inter Club, partite più seguite e delusioni più cocenti? “La finale di Champions League contro il Bayern Monaco a Madrid è stata indimenticabile, poi la trasferta a Mosca e quella di Lecce con la scritta Inter Club Aci Castello sopra quella della Curva Nord (nel frattempo Francesco ci mostra tutte le varie foto di queste trasferte storiche). Per la delusione più cocente, non sono uno che si abbatte, a me piace esserci, anche oggi, nella partita contro la Juventus, salvo gli ultimi 20 minuti finali piuttosto che guardare i primi 70″.
Il giocatore che ti è rimasto nel cuore del passato e del presente? “Zanetti e Ronaldo, chi è che non ha sognato con le pedalate di Ronaldo, anche se abbiamo vinto solo la Coppa Uefa, credo sia stato il giocatore più forte in assoluto che abbiamo mai avuto. Per il presente credo ancora in Kovacic, oggi l’occasione dell’ 1 a 1 l’ha creata lui, con la sua ripartenza. Ci credo perchè è del ’94, può solo crescere”.
Cosa ne pensi del mercato? Sei soddisfatto? “Io sono decisionista, c’è stata una grande confusione, l’Inter aveva l’obiettivo Hernanes da prima, secondo me poteva fare prima Hernanes e poi si poteva concedere di scambiare Guarin con Vucinic. In questo modo tutto avrebbe avuto una sua logica, invece col fatto che siamo rimasti senza una punta, non posso ritenermi soddisfatto di questo mercato”
Prospettive e progetti per il futuro dell’Inter Club? “Così come per l’Inter attuale, non sono uno che si abbatte facilmente se no noi dell’Inter Club di Aci Castello non saremmo durati 10 anni. Quest’anno purtroppo sette Inter Club hanno chiuso, sono arrabbiato, eravamo 210 dopo il Triplete, l’anno scorso 120 e quest’anno 75, secondo me uno deve avere passione punto e basta, sia che si vinca sia che si perda. Non trovo corretto andare con l’andamento della squadra, non dimentichiamoci che non siamo mai stati in B, siamo una società che ha avuto sempre dei risultati e un momento come questo ci può stare. Il prossimo anno molto probabilmente dovremo cambiare sede per l’Inter Club di Aci Castello, la situazione è difficile perchè ci si mettono la crisi economica e la crisi dell’Inter”.
Dopo l’intervista si chiudono i battenti e si torna a casa, sempre più interisti di prima…
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