Era il 9 marzo 1908 quando 44 dirigenti dissidenti del Milan, riuniti presso il ristorante Orologio in Piazza del Duomo, hanno deciso di crearti. Il Foot-Ball Club Internazionale, la cosa più bella a questo mondo.
A partire dal primo istante di vita, ti sei subito contraddistinta per originalità e diversità dalle altre squadre. Sei nata infatti con il chiaro obiettivo di dare la possibilità anche a giocatori stranieri di giocare in Italia: una scelta nobile, forte e rivoluzionaria.
Perché tu sei questo e lo sei dal primo secondo. Sei diversa da tutte le altre. Lo sei dal 9 marzo 1908 e lo sarai in eterno. Spiegare a chi non ti tifa, o peggio a chi non segue il calcio, cosa sei è una missione praticamente impossibile. Tifarti è uno stile di vita, è un patto eterno che ognuno di noi fa con la vita.
Seppure farlo, va detto, è la cosa più difficile a questo mondo. Non sappiamo mai cosa aspettarci da te, a cosa andiamo incontro ad ogni partita, visto che ci ha fatto più volte vedere di come sei capace di rovinare tutto in 2 secondi o di ribaltare uno 0-2 in 3 minuti. Robe che solo tu sei capace di fare, nel bene e nel male. E noi ti amiamo proprio per questo. Perché sei così, imprevedibile, mai scontata.
I tuoi 113 anni di storia sono paragonabili a 113 anni sulle montagne russe. Insieme abbiamo toccato il basso diverse volte, abbiamo visto gli altri trionfare e alzare coppe al cielo, abbiamo visto sfuggire tra le mani vittorie all’ultimo secondo. Ma abbiamo anche vinto, meritatamente, stabilendo record ineguagliabili, grazie a Campioni veri, quelli con la C maiuscola. Ma soprattutto abbiamo vinto senza inganno, senza macchiare le nostre vittorie e i nostri trionfi. E questo ci contraddistinguerà sempre e lo grideremo a voce in eterno. Così come le nostre 113 partecipazioni di fila in Serie A, unica e sola competizione in tutta la nostra storia. Ma che ne sanno gli altri, Inter.
E quanto ci manchi Inter, ci manchi da morire. Non vediamo l’ora di riabbracciarti al Meazza, non vediamo l’ora di incitarti, non vediamo l’ora di gioire ad un tuo gol e far esplodere lo stadio, non vediamo l’ora di cantare l’inno prima del tuo ingresso in campo, non vediamo l’ora di applaudirti dopo una sconfitta e di gridare a squarciagola il nome dei nostri beniamini. Torneremo presto, lo promettiamo, ma il nostro cuore non ha mai smesso di battere per te.
Buon 113esimo compleanno Inter. Grazie per quello che sei e per le emozioni che ci regali. E grazie perché, in questo anno difficile per tutti, nonostante un breve periodo di pausa, ci sei stata accanto, ci hai fatto dimenticare di tutto ogni volta che sei scesa in campo, concedendoci un attimo di tregua e distraendoci da tutta questa merda. Per questo ti saremo sempre debitori.
Amala.
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