Sarebbe stato ingiusto se l’Inter fosse uscita ieri dalla Sardegna Arena senza aver strappato i tre punti al Cagliari. A ribaltare la partita, però, sono state finalmente le mosse di Antonio Conte, che nel momento di massima difficoltà nella prima parte del secondo tempo da parte della sua squadra, ha scelto di mischiare le carte in tavola e rendere le cose più interessanti. Così il tecnico leccese ha sfoggiato il tanto atteso 4-3-1-2, il piano B curiosamente utilizzato proprio nel momento in cui l’unico trequartista puro della rosa – Eriksen – aveva lasciato il campo.
Le scelte compiute a gare in corso hanno comunque dato ragione all’allenatore. Innanzitutto, come sottolineato da La Gazzetta dello Sport, perché il passaggio al nuovo modulo ha colto impreparato il Cagliari di Di Francesco, completamente entrato in tilt. Ma anche grazie al super impatto che Stefano Sensi ha avuto dentro la partita al posto del danese, con giocate di personalità che hanno creato finalmente superiorità numerica alle avanzate nerazzurre. Un sistema, quello con i quattro difensori, molto spregiudicato per via della presenza di due terzini offensivi, ma che – come sottolineato da Conte nel post partita – in questo momento rappresenta solo una valida alternativa cui affidarsi in situazioni d’emergenza.
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