L’Inter e Antonio Conte si sono dati i tempi, l’annoso faccia a faccia tra le parti avverrà nella giornata di martedì: ma, a pelle, la sensazione è che sia più Zhang a essersi preso del tempo – sino, appunto, a martedì – per predisporre le proprie carte, per presentare i propri piani ad Antonio Conte e non viceversa, in un gioco delle parti dove a menare il torrone pare essere proprio il tecnico anziché la società. La sintesi è questa, ed è anche quella che propone GianlucaDiMarzio.com, che scrive, appunto, della giornata di martedì come decisiva per il futuro della relazione tra l’Inter e Conte: e che delinea anche quella che sarà l’inevitabile contrattazione che ci si attende a quel tavolo. L’Inter che scopre le carte, Conte che deve decidere se stare al gioco o meno.
In questo contesto, la linea che verrà mantenuta dall’Inter è quella dell’impossibilità di effettuare gli investimenti che probabilmente Conte si aspetterebbe. Poi è vero, dai giornali continua a rimbalzare il nome di Messi, gli intrecci col padre e gli affari ci sono tutti: ma la sostanza è che Zhang, dopo essersi assicurato Hakimi e forse Tonali, non potrà più spendere e spandere, soprattutto dopo gli ultimi mesi di lockdown e di partite a porte chiuse, durante i quali i conti delle società hanno risentito dell’emergenza da coronavirus. E qui, appunto, la parola passerà a Conte: che, in verità, la parola l’ha già presa e ha già detto tutto quello che – in pubblico, almeno – voleva dire, e forse anche di più. Se di mezzo, poi, ci siano la famiglia, aspetti tecnici, aspetti dirigenziali o altre cose è tutto nella sua testa: lo sa solo lui. E forse anche Zhang. Ma non ce lo diranno sino a martedì.
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