L’Inter festeggia per il 50° anniversario della prima Coppa Campioni
Inter Coppa Campioni 1964: a cinquant’anni dal primo successo europeo la festa dei nerazzurri
Era il 27 maggio del 1964 e l’Inter si accingeva a diventare Grande: l’undici di Helenio Herrera, infatti, stava per scendere in campo nella finale di Coppa dei Campioni contro il Real Madrid di Puskas e Di Stefano, in cui avrebbe trionfato per 3-1. A distanza di cinquant’anni alle 18.00 di oggi pomeriggio è iniziata una cerimonia di ricordo al Palazzo della Regione Lombardia a Milano, alla presenza dei protagonisti di quella stagione fantastica.
La figura di riferimento è, come sempre, Massimo Moratti, che dal palco ha dichiarato: “Questo momento era un atto dovuto soprattutto per mio padre, per ricordare la mia famiglia, per ricordare l’Inter da leggenda che proprio da allora si chiama Grande Inter. Dirlo, non è leggenda, mito. È realtà. Qui ci sono delle persone che ci hanno fatto impazzire di gioia, che ci hanno fatto emozionare, che ci hanno fatto essere fieri di essere dell’Inter. Si è fieri partendo da questi successi eccezionali con persone eccezionali. Così come Zanetti che è qui, anche lui una persona eccezionale. Voglio anche ringraziare il presidente Thohir. Con lui ho avuto il piacere di parlare di questa partita. Gli ho spiegato che tipo di gioia ho provato, ma conosceva già questa storia stupenda e sono sicuro che saprà dare le stesse soddisfazioni”. Alla ‘provocazione’ l’attuale presidente ha risposto con un secco: “Speriamo di vincerla presto“.
Tra un aneddoto e l’altro Moratti ha concluso l’intervento parlando delle figure di suo padre Angelo e del tecnico di allora, Herrera: ”Mio padre era una cosa sola con la squadra, credo lo adorassero tutti e di questo la mia famiglia ne sarà sempre grata. Herrera, poi, era un altro passo: ha cambiato il calcio italiano. E c’era un odio generale per il grande stipendio che prendeva. Lui e Rocco due personaggi diversi, ma bravi entrambi. Ma Helenio è stato quello che ha acceso la fiamma. E ha messo in condizioni gli allenatori di essere protagonisti e guadagnare di più”.
Oltre a Moratti e Thohir erano presenti anche altri importantissimi personaggi dell’Inter del presente e del futuro: Handy Soetedjo, Javier Zanetti, la signora Fiora Gandolfi Herrera, la signora Francesca Picchi, Gianfelice Facchetti e Luigi Prisco, figlio dell’avvocato.