21 Marzo 2018

Inter difesa d’acciaio, zero gol e 5 tiri subiti nelle ultime tre gare

I nerazzurri hanno ritrovato la solidità di inizio stagione nel reparto arretrato

Luciano Spalletti sa bene che l’obiettivo dichiarato di inizio stagione, ovvero la conquista della qualificazione in Champions League, sarà l’imperativo della sua squadra da qui sino al termine del campionato. Ed un piazzamento nelle prime quattro posizioni – con primo e secondo posto quasi certamente assegnati a Juventus e Napoli – come scritto sulle pagine dell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, verrà decretato a maggio e solo la classifica generale dei punti fatti varrà. Nel frat­tempo, il tecnico di Certaldo sta ricostruendo la rincorsa nerazzurra appoggian­do un mattoncino sull’altro. L’Inter, infatti, è ripartita da una ritrovata imper­meabilità della propria difesa. Nelle ultime tre gare, come ricor­da Opta, la Beneamata ha subito zero gol, gli stessi della Juve (che a onor del vero non ha ancora subito reti nel 2018 in campionato). L’an­damento da prima della classe, va sottolineato, aiuta a lavorare tutta la squadra in maniera più serena. Ne beneficia pure Sa­mir Handanovic che negli ulti­ mi 270’ ha dovuto compiere so­lo cinque parate, poco più di una gara. Gli stessi che hanno compiuto i colleghi di reparto di Milan e Napoli, rispettivamente con Gi­gio Donnarumma e Pepe Rei­na.

Il portiere sloveno ha parato tutti e cinque i tiri che sono arrivati nello spec­chio della porta. Anche questo un dato positivo. In questo lasso di tempo, che comprende le ulti­me tre giornate, meglio del si­stema difensivo dell’Inter han­no funzionato solo quelli della Juventus che ha concesso un unico tiro nello specchio, e quello dell’Atalanta che si è fer­mata a quattro. La costanza di rendimento attuale della difesa di Spalletti rimanda all’inizio del campionato, quando i ne­razzurri subirono un gol nelle prime quattro giornate. Secondo la versione della rosea, a rendere più solida la difesa è servito anche il recupero completo di Joao Miranda che dopo un piccolo problema muscolare ha ripreso il posto al fianco di Milan Skri­niar. La solidità dello slovacco e la saggezza del brasiliano costi­tuiscono un robusto appoggio da cui lanciare l’assalto a un po­ sto nella prossima Champions.

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