Quella di ieri è stata giornata di confronti in casa Inter. La dirigenza interista era presente ad Appiano Gentile, ed è stata protagonista di un vertice con Simone Inzaghi. L’allenatore, poi, in occasione dell’allenamento ha fatto lo stesso con i suoi ragazzi. Gli obiettivi sono stati due: ritrovare una linea comune per raddrizzare una stagione attualmente ottima in Champions League ma complicata in campionato, e ritrovare la compattezza necessaria per battere il Bologna ma anche Atalanta e Napoli (che arriverà a San Siro il 4 gennaio, dopo il Mondiale). Ecco i dettagli dei due incontri, riportati da La Gazzetta dello Sport.
Dirigenza-Inzaghi – Il management interista ha ribadito un concetto fondamentale: il rendimento in campionato, attualmente, è al di sotto delle aspettative e del parallelo cammino in Champions League, che forse ne è andato addirittura al di sopra. All’Inter non si può vivere di rendita, crogiolandosi su un risultato positivo e finendo per ammorbidire l’approccio negli impegni successivi. Inoltre, stride pesantemente anche la differenza di rendimento tra l’Inter in casa (5 vittoria e 1 sconfitta, con soli 3 gol subiti) e quella in trasferta (3 vittorie e 4 sconfitte, con ben 16 gol subiti).
Inzaghi-giocatori – Da parte sua poi, Simone Inzaghi ha fatto presente 4 cambiamenti necessari nel comportamento in campo. Il primo sono i cali di concentrazione, che stanno impedendo all’Inter di mantenere alto il livello per tutti i 90 minuti. Cosa che, soprattutto nei big match, si paga a caro prezzo. Il secondo, la scarsa attenzione nelle marcature preventive e nella disposizione in campo in determinate situazioni. Poi la poca cattiveria: a Torino, dopo un ottimo primo tempo, invece che azzannare la partita, nella ripresa l’Inter è sembrata sedersi in attesa di un episodio, tutti convinti che prima o poi sarebbe arrivato. Infine, la compattezza: è assolutamente necessario tornare a blindare la porta: continuare a incassare così tanti gol rende impossibile qualsiasi sogno di rimonta.
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