Inter-Empoli, Marelli: “Keita? Rimane il dubbio sulla correttezza dell’espulsione”
L'ex arbitro ha analizzato gli episodi più importanti della partita di ieri, in particolare il 3-1 annullato ai nerazzurriL‘Inter ha chiuso la stagione nel migliore dei modi. Pur soffrendo e rispettando il dna di “Pazza Inter”, i nerazzurri hanno raggiunto l’obiettivo Champions per il secondo anno consecutivo. Aspettando l’inizio della ristrutturazione di mercato con diversi temi da sviluppare, c’è ancora tempo per analizzare nel dettaglio l’ultima partita contro l’Empoli.
L’ex arbitro Luca Marelli ha preso in considerazione i principali episodi del match del Meazza: ” Come prevedibile la gara di San Siro è stata la più difficile della serata e, per certi versi, anche la più equilibrata. Prima di passare agli episodi, una valutazione generale. Anche per Banti si è trattato dell’ultima apparizione in Serie A e nella partita meno “comoda” possibile. Al di là di qualche sbavatura e di un errore abbastanza chiaro (ci arriveremo) nel complesso Banti ha dominato la partita, offrendo un’altra eccellente dimostrazione di capacità straordinarie. Si può discutere di un episodio quanto si vuole ma ciò non toglie che rappresenta certamente un merito essere uscito dal terreno di gioco senza la minima recriminazione da parte delle squadre. Un applauso a Luca, ragazzo straordinario per umiltà ed educazione, in campo e soprattutto fuori.”
CONTATTO ICARDI – SILVESTRE “Al quinto minuto l’Inter recrimina per un contatto in area di rigore tra Icardi e Silvestre. Ho riguardato cinquanta volte l’episodio e non riesco ad avere alcuna certezza in merito: dall’inquadratura alta pare che il difensore devii nettamente il pallone, dall’inquadratura bassa sembra che Silvestre calci il piede di Icardi. I dubbi che ho vedendo le immagini sono gli stessi che ha avuto il VAR e Banti in campo. In ogni caso è un episodio sul quale il VAR non poteva far nulla: contatto visto da Banti che ha deciso di lasciar proseguire. Difficile capirci qualcosa: in linea di massima mi pare una decisione sostenibile, soprattutto perché mancano certezza sull’effettivo contatto tra i piedi dei calciatori.”
CALCIO DI RIGORE “Una nota preliminare: dal campo questo è sempre, sempre, sempre rigore. L’arbitro, in questo caso, vede il pallone allargarsi e subito dopo lo scontro tra i calciatori, con il portiere in disperato tentativo di evitare la rete. Se, da un lato, è del tutto spiegabile la scelta assunta in campo, più complesso valutare per quale motivo Banti abbia deciso di confermare la propria decisione dopo aver visto le immagini, richiamato alla “on field review” da Giacomelli: Dragowski interviene perfettamente sul pallone e solo successivamente, per normale dinamica, entra in contatto con la gamba sinistra di Icardi che, peraltro, trascina la gamba stessa per parecchio. A mio parere questo non è un calcio di rigore, è certamente prevalente la deviazione del pallone con il piede destro del portiere dell’Empoli, mentre il contatto successivo è frutto di dinamica di gioco e di un pizzico di malizia di Icardi. La decisione mi trova in disaccordo.”
3-1 ANNULLATO “Al 94esimo minuto l’Inter trova la rete del 3-1 con Brozovic che, da 50 metri, centra la porta lasciata sguarnita da Dragowski, portatosi in area di rigore avversaria per tentare di sfruttare un calcio d’angolo per l’Empoli. La rete, in un primo momento convalidata, viene annullata dopo “on field review” per un fallo di Keità su Dragowski, episodio del tutto sfuggito a Banti (che, ovviamente, stava osservando Brozovic): Trattenuta sciocca ma nettissima. Sciocca perché Dragowski non avrebbe avuto alcuna possibilità di intercettare il pallone calciato da Brozovic ma ciò non cambia la sostanza: è un’azione palesemente irregolare sulla quale non si poteva sorvolare. Più discutibile la sanzione disciplinare: per quale motivo ammonire il calciatore? La spiegazione si trova nella dizione del comportamento antisportivo, cioè contrario allo spirito del gioco (e ciò è una trattenuta) ma è complesso vederci una SPA proprio perché Keità ha trattenuto un calciatore che non aveva alcuna possibilità di contendere il pallone. Non cambia molto sotto il profilo tecnico (il fallo doveva essere punito), rimane il dubbio sulla correttezza della conseguente espulsione. Da parte mia avrei evitato la sanzione disciplinare che non ha basi regolamentari chiare.”
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