“C’è la soddisfazione di vedere Eriksen che è entrato col piglio giusto, sia in fase di non possesso che non. Merito a lui e merito a noi che lo abbiamo aspettato, è un calciatore su cui posso contare”. Una frase che Antonio Conte ha pronunciato nel post partita di San Siro dopo il successo con l’Atalanta e che ultimamente sentiamo spesso sulla bocca del tecnico leccese. Perché effettivamente Christian Eriksen sta diventando partita dopo partita un calciatore indispensabile per questa squadra.
Se nell’ultimo periodo aveva messo in fila una serie di prestazioni d’altissimo livello, è stato nel match di lunedì sera contro la Dea che la sua assenza dal primo minuto a far capire quanto in realtà importante sia la sua presenza in mezzo al campo. Merito anche di una forma non proprio brillante di Arturo Vidal che a San Siro è stato senz’altro il peggiore tra i nerazzurri, ma merito all’ex Tottenham che con il suo ingresso ha dato ordine e disciplina, senza far mancare un grande apporto anche in fase di non possesso.
Questa mattina Tuttosport ha definito Eriksen come il sarto che l’Inter non aveva, per la grande capacità di ricucire gioco in qualsiasi zona del campo e qualsiasi momento della partita. In attesa che Vidal trovi la forma migliore, in questo momento non c’è assolutamente gara tra il rendimento del cileno e quello del danese. E tra i tanti motivi per i quali in questo momento Eriksen è un titolare fisso della squadra di Conte, non dimentichiamo che il suo pezzo forte resta sempre il calcio da fermo. Non è un caso se il gol di Skriniar che decide la vittoria sull’Atalanta nasce proprio dalla traiettoria di un suo corner.
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