L’Inter e la sproporzione dei cartellini rossi
A Firenze, come se perdere non bastasse, l’Inter ha rimediato ben due cartellini rossi: quello comminato a Telles entro i 90′ minuti e quello rimediato da Kondogbia dopo il fischio finale. Con queste due espulsioni, i rossi ricevuti da giocatori nerazzurri in questa stagione diventano in totale otto, che rendono la truppa di Mancini la […]A Firenze, come se perdere non bastasse, l’Inter ha rimediato ben due cartellini rossi: quello comminato a Telles entro i 90′ minuti e quello rimediato da Kondogbia dopo il fischio finale. Con queste due espulsioni, i rossi ricevuti da giocatori nerazzurri in questa stagione diventano in totale otto, che rendono la truppa di Mancini la seconda formazione di Serie A (alla pari col Genoa) ad aver accumulato più espulsioni in tutto il campionato.
Il dato che stride è l’evidente sproporzione tra un numero piuttosto alto com’è questo otto (di fatto, un giocatore in meno ogni tre gare circa) e invece il basso numero di falli commessi, appena 330, che rende l’Inter la seconda compagine più corretta del campionato.
La situazione è paradossale: la seconda squadra più corretta di Serie A è anche la seconda per numero di cartellini rossi, quasi a dire che l’Inter decide di fare fallo solo quando questo può essere grave al punto da rimediare il rosso. Per rendere l’idea, anche il Genoa ha visto gli arbitri sventolare il rosso davanti ai suoi giocatori otto volte ma il Grifone ha commesso qualcosa come 424 falli in totale, che rendono i rossoblù una delle squadre più scorrette di tutto il campionato (la seconda, per la precisione. La prima è il Torino, che ha commesso 431 infrazioni). Come si intuisce facilmente dai numeri, il Genoa è indietro di almeno tre ordini di grandezza rispetto all’Inter per quanto riguarda la correttezza in campo eppure il numero di espulsioni subite è esattamente lo stesso.
L’unica squadra ad aver commesso un numero di infrazioni totali simile a quello dell’Inter è l’Empoli, protagonista di 335 falli in totale. I toscani, però, hanno rimediato solo tre rossi a fronte di ben sette ammonizioni in più rispetto ai nerazzurri, segno che al Castellani sono probabilmente più bravi a evitare le situazioni che ridurrebbero la squadra in dieci.
Tutto ciò non sta evidentemente a significare che ci sia una qualche macchinazione contro la Beneamata, ci mancherebbe, ma che ormai l’Inter s’è guadagnata la nome di squadra turbolenta nonostante, numeri alla mano, la tendenza dei giocatori nerazzurri non sia quella di fare fallo, anzi. Sarebbe interessante capire perché: indubbiamente la fama e le effettive follie di Melo hanno aiutato ma occorrerebbe iniziare a pensare anche a come mai, spesso e volentieri – specie di recente -, la squadra ha in qualche occasione dovuto commettere infrazioni gravi o si è ritrovata nella situazione di commetterle.