L’Inter europea parla italiano: con Benfica e Porto 5 azzurri in campo
L'ultimo precedente in Champions ha un sapore agrodolce
Che il Made in Italy sia riconosciuto in tutto il mondo come un marchio di qualità, è ormai noto. E questo vale anche per l’argomento calcistico, sia in termini di club che di nazionale. L’Inter allora ha unito le due cose e ha deciso di imporsi in Europa grazie… alla sua “italianità”.
QUINTETTO MAGICO – Già, perché la squadra che sta sorprendendo tutti in Champions può contare su un blocco azzurro compatto: 5 giocatori su 11 (Barella, Bastoni, Acerbi, Darmian e Dimarco), di cui tre anche campioni d’Europa in carica (i primi tre della lista). Infatti, sia nel successo del Da Luz che nella doppia sfida con il Porto, Inzaghi – un altro italiano – ha schierato titolari questi 5 calciatori, ottenendo risultati straordinari. E subendo 0 gol in 3 partite: altro marchio di fabbrica tricolore. In rosa, poi, come scrive TuttoSport, non vanno dimenticati anche Bellanova, Gagliardini, Cordaz e soprattutto D’Ambrosio, pedina preziosa dello scacchiere nerazzurro.
BEI TEMPI (MA NON TROPPO…) – Per tornare a un’Inter con in campo 5 italiani dal primo minuto, come ricorda La Gazzetta dello Sport, bisogna tornare al 2003, anno che evoca sentimenti contrapposti ai tifosi della Beneamata. Da un lato, escludendo il Triplete, è quello dell’ultima apparizione del Biscione in una semifinale di Champions, dall’altro quel doppio confronto è terminato con i due pareggi con i cugini del Milan che costarono l’eliminazione per la regola dei gol in trasferta (0-0 all’andata, 1-1 al ritorno). Cannavaro, Di Biagio, Materazzi, Toldo e Vieri, il blocco principale su cui poteva contare il tecnico Cuper, che spesso schierava anche i vari Coco, Morfeo, Cristiano Zanetti e Pasquale. Quell’Inter, che comprendeva pure Crespo, Martins e Javier Zanetti, per quanto forte sulla carta e a livello di rosa, non riuscì a chiudere la stagione con alcun trofeo in bacheca. Invece Inzaghi uno l’ha già conquistato (la Supercoppa) e ora spera in un esito differente in un eventuale semifinale europea. Magari con tanto di rivincita sul Milan.