PREPARATI AL MATCH – Tutto su Inter-Fiorentina
Alle 20.45 è in programma la sesta gara di campionato per i nerazzurri, impegnati nello scontro al vertice con la Fiorentina. Vincere significherebbe dare una fortissima spallata al campionato, alla luce delle sconfitte di Milan e Juventus e dei successi di Roma e Napoli: tra storia, incognite, formazioni e spunti tattici entriamo nel vivo della gara di San Siro.Alla luce della classifica Inter-Fiorentina è il match clou della sesta giornata di campionato: le due squadre sono rispettivamente prima e seconda in graduatoria e possono giocare con la “tranquillità” di chi, pur dopo solo cinque giornate, ha già un buon vantaggio sulle dirette concorrenti. Ancor prima di vincere per allungare, l’imperativo per i nerazzurri e per i viola è confermare la solidità e le capacità di gestione del match finora dimostrate: si affrontano, infatti, le due migliori difese della Serie A. In settimana, dopo la quinta vittoria consecutiva, i media hanno ufficialmente investito i nerazzurri come candidati per la vittoria finale dello scudetto, ma Mancini e i giocatori hanno più volte gettato acqua sul fuoco. La realtà è che troppe sono state le delusioni negli ultimi anni ogni qual volta nell’ambiente interista di provava a fare proclami su un obiettivo preciso: procedere con i famosi piedi di piombo sembra quindi il viatico migliore. Ma la lunga strada verso il ritorno in auge sembra essere davvero iniziata, e la Fiorentina di oggi è il primo ostacolo importante.
LA STORIA – Quello di oggi sarà l’84esimo Inter-Fiorentina della storia: nelle precedenti edizioni, il match è stato valido per la Serie A ben 78 volte e solo cinque per la Coppa Italia. Netta la prevalenza di vittorie nerazzurre, ben 48, a fronte di 19 pareggi e 16 sconfitte; 156, inoltre, sono i gol realizzati dall’Inter, 85 quelli dai viola. I numeri ci suggeriscono, dunque, un’attitudine di quelli che oggi saranno i padroni di casa a offrire grandi prestazioni condite da risultati importanti: nello specifico il dato è stato confermato soprattutto nelle gare degli ultimi 20 anni, in cui il Biscione ha ottenuto 15 successi in 20 incontri. Prima del successo di marzo targato Salah, la Fiorentina non faceva punti a San Siro dal 7 maggio del 2000, quando una doppietta di Chiesa e i gol di Batistuta e Bressan fissarono il risultato sullo 0-4. Da allora solo vittorie dell’Inter: particolarmente importante quella in semifinale di Coppa Italia nel 2010, quando un gol di Milito permise alla squadra di Mourinho di andare a Firenze con più tranquillità a giocarsi l’accesso alla finale di quello che sarebbe stato il primo titulo del Triplete.
IL PRESENTE – 14 dei 22 che scenderanno in campo da titolari questa sera non hanno giocato da titolari la sfida relativa allo scorso campionato: testimonianza che entrambe le squadre hanno stravolto le loro formazioni nella sessione estiva di mercato. L’Inter, come sappiamo, ha tenuto l’allenatore e, sulla base delle disposizioni di quest’ultimo, ha condotto un mercato importante. La Fiorentina ha anche cambiato tecnico, con l’obiettivo di cominciare un nuovo ciclo sotto la guida del portoghese Paulo Sousa, una figura emergente ed affascinante per il calcio che conta, ma che ha già dimostrato di badare prima alla concretezza e alla solidità che allo champagne e alle bollicine: tutte doti che, nel panorama italiano, possono portare lontano. La partita di stasera, dunque, si configura come uno scontro tra due compagini che amano essere in controllo del match senza infiammarlo, ed in circostanze come queste le possibilità sono principalmente due e completamente agli antipodi: un match noioso, bloccato nell’attesa di un errore decisivo oppure un incontro in cui paradossalmente gli schemi canonici vengono meno proprio per la volontà degli uomini in campo di imporsi sugli avversari.
LE FORMAZIONI – Per l’Inter-Fiorentina di questa sera, Mancini deve fare ancora a meno di Murillo: davanti ad Handanovic giocherà dunque una linea a quattro formata da Santon e Telles (in vantaggio sul rientrante Juan Jesus) come terzini e Medel e Miranda centrali; a centrocampo niente turn-over, con Guairin e Kondogbia ai lati del sempre più leader Felipe Melo; in avanti il tecnico di Jesi conferma Jovetic e Icardi, con Perisic alle loro spalle.
Sousa non può contare su Pasqual, che tornerà a disposizione dopo la sosta ed è intenzionato a schierare un 3-4-2-1 camaleontico che può trasformarsi facilmente in un 4-4-2: i tre centrali difensivi davanti a Tatarusanu saranno con molta probabilità Tomovic, Rodriguez e Astori; la mediana sarà composta da Vecino e Badelj, con Marcos Alonso a sinistra, pronto a scalare in difesa in caso di necessità, e Blaszcsykowski a destra; in avanti il solo Kalinic con Borja Valero e Bernardeschi trequartisti – lo spagnolo potrebbe abbassarsi in fase di non possesso. Scalpitano in panchina i vari Ljajic, Palacio, Suarez, Mati Fernandez, Rossi e Babacar. L’appuntamento per Inter-Fiorentina è alle 20.45 a San Siro!