28 Novembre 2016

PREPARATI AL MATCH – Tutto su Inter-Fiorentina

Dottor Jekyll o Miste Hyde? In una settimana i nerazzurri sono passati dalla buona prestazione del derby e dagli ottimi primi 45 minuti in Israele a una debacle ai limiti dell'inverosimile nella seconda frazione con l'Hapoel. Ora la Fiorentina, per capirci di più sul nuovo corso.

IL PRESENTE

IL PRESENTE – Al fischio finale del primo tempo di Hapol-Inter è stato spontaneo pensare che sì, qualcosa era davvero cambiato. I primi 45 minuti dell’ultima partita di Coppa, infatti, avevano consegnato ai tabellini prima e ai commenti di tifosi e addetti ai lavori poi la gradita epifania di una squadra capace dopo almeno due mesi (Inter-Juventus, ndr) di chiudere gli avversari, seppur modesti, nella propria metà campo, di rischiare pochissimo in fase difensiva e di segnare addirittura due gol di pregevole fattura. Al fischio finale del secondo tempo, però, tutto ciò è sembrato far parte solo di un piacevole sogno: le tre sberle prese dagli israeliani di Be’er Sheva hanno ricatapultato i nerazzurri nella realtà di un’annata finora da cancellare. Stefano Pioli si è addossato tutte le colpe del calo dei suoi uomini, come un vero leader farebbe se il suo esercito fosse sbaragliato all’improvviso dal campo di battaglia; ma tutti, adesso, sono chiamati a una risposta importante in una partita decisiva per le sorti di questo campionato. Una rimonta, al netto del gran numero delle squadre che precedono l’Inter in classifica e della qualità espressa da tali compagini, passa dai tre punti di stasera.
Sul versante opposto Paulo Sousa ha ben altri problemi. La settimana viola post-derby non è stata positivissima, un po’ per la sconfitta interna a sorpresa maturata col Paok, un po’ per le polemiche scaturite dalle dichiarazioni del tecnico su Bernardeschi. Qualcuno ha parlato di rottura insanabile con la società, di separazione a fine anno o addirittura di un esonero in caso di risultato negativo con l’Inter. Non entriamo in questioni che non ci competono, ma ci limitiamo a osservare che sul campo questa Fiorentina sta tornando pian piano a essere quella dello scorso anno e che, dunque, questa sera venderà più che cara la sua pelle. Ilicic, Kalinic e Bernardeschi hanno fatto faville nelle ultime trasferte affrontate: per Miranda e compagni potevano esserci sicuramente impegni più semplici.

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