26 Settembre 2018

Inter-Fiorentina, Spalletti in conferenza: “Brava la Fiorentina, ma giocato alla pari. Alcuni cambi…”

Le parole del tecnico nerazzurro dopo aver battuto la Fiorentina di Pioli nell'anticipo casalingo del turno infrasettimanale

Terza vittoria consecutiva per Luciano Spalletti, la seconda di seguito in campionato dopo il successo a Marassi. L’allenatore toscano si presenta in sala stampa e risponde così alle domande dei giornalisti, a seguito di Inter-Fiorentina 2-1:

LA GARA – “La partita è finita 2-1 per l’Inter, abbiamo giocato una buona partita pur perdendo troppi palloni, però le occasioni ce le siamo create e abbiamo fatto bene tante cose. A inizio gara e in una fase del secondo tempo potevamo gestire meglio e questo va a discapito della lucidità. Ho avuto le stesse occasioni che ha avuto la Fiorentina, forse qualcuna non si è poi prodotta fino in fondo perché abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio, ma ci siamo arrivati. Diciamo ‘bravi’ alla Fiorentina perché all’inizio potevano segnare, Handanović ha fatto anche una bella parata, ma sono stati d’altro canto fortunati per il loro gol. Non vado a dire ai miei che hanno giocato male, faccio i complimenti alla Fiorentina che farà sicuramente bene, ma rimane questo.

POCHE PUNIZIONI DA FUORI AREA? – “Può darsi, ma è un dato che non avevo guardato, pur avendone guardati tanti altri. È chiaro che perdendo molti palloni e avendo fatto gestire per un buon periodo la partita alla Fiorentina, diventa più difficile fraseggiare e più semplice ripartire. Le punizioni di solito arrivano quando si fraseggia, oggi l’abbiamo fatto ma non abbastanza, perché siamo stati poco precisi.

IL CAMBIO KEITA PER VECINO – “Ci sono 3-4 giocatori che devono giocare per forza la prossima partita perché non possono giocare l’altra e in questa partita non posso rischiare qualcuno che deve giocare la prossima per forza (riferendosi alla lista Champions, ndr). Devo tener conto della condizione perché c’è da valutare chi deve arrivare fresco a una partita o un’altra, abbiamo anche alcuni infortunati e ad esempio D’Ambrosio che continua a giocare. Ho messo Keita perché loro si scoprivano di più e ho voluto approfittare di ciò, non era una mossa disperata da ‘tutti all’attacco’. E la gente che abbiamo in panchina non va semplicemente a completare il minutaggio degli altri, ma ad affondare e completare il lavoro dei compagni.”

TESTA SBLOCCATA? – “Siamo saliti a livello caratteriale e di autostima, siamo più in condizione atleticamente ed è chiaro che poi cresce un po’ tutto insieme. Sappiamo anche quello che deve essere il nostro percorso: è vero che abbiamo fatto male fino ad ora, ma i giocatori hanno voglia di mettere a posto le cose scendendo in campo.

SQUALIFICA ANNULLATA – “Il ripensamento del Giudice Sportivo mi ha fatto molto felice. Io so tutta la storia della Fiorentina, perché ho cominciato a giocare da bambino nella Viola e ho sempre continuato a vederla. Quando ero bambino, la mattina ero “caffellatte, Oro Saiwa e pallone”, che era la Fiorentina. È bello poter ricordare quei momenti lì essendo in campo, vedendo la Fiorentina in campo. Inoltre sono 450 presenze e ci tenevo. Secondo me è stato giusto annullare la squalifica perché effettivamente non avevo fatto nulla. Ho provato a pensare perché, sono arrivato alla conclusione che il quarto uomo non avesse capito bene cosa io avessi fatto e detto prima di ritrovarmelo davanti: probabilmente non voleva rischiare di non essersi accorto di qualcosa di grave, che in realtà non è successo.

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