Alla scoperta di “Inter Forever”
Inter Forever Toldo: l’ex portiere nerazzuro spiega il nuovo progetto intrapreso dall’Inter
Dopo aver vissuto in prima persona la straordinaria esperienza di Inter Campus, Francesco Toldo è pronto ad avviare un nuovo progetto a tinte nerazzurre: Inter Forever L’ex portiere della Beneamata ha raccontato a Inter.it tutti i dettagli del nuovo progetto che avrà come obiettivo quello di diffondere l’idea di cosa rappresenta l’Inter. Ecco le parole dell’ex numero uno nerazzurro:
Francesco, come nasce Inter Forever? “L’idea del progetto nasce da una mia chiacchierata con Giacinto Facchetti ai tempi in cui era presidente, mi spiegava che gli sarebbe piaciuto molto creare un legame tra i calciatori nerazzurri del passato e l’Inter del presente. Ho conservato gelosamente questo dialogo per riproporlo due anni fa a Massimo Moratti che ha voluto che sviluppassi l’idea. Dopo la meravigliosa esperienza come ambasciatore di Inter Campus, al quale rimarrò sempre legato, è arrivato il momento giusto per iniziare il progetto insieme ad uno staff di validi collaboratori”.
Attualmente chi coinvolge Inter Forever? “Sono coinvolti tutti gli ex giocatori che diventeranno risorsa importante per tutta la società: Inter Club, area commerciale, ambito sociale, area comunicazione. Organizzeremo degli incontri con il settore giovanile per tramandare l’esperienza e i valori positivi dei grandi campioni del passato. Inoltre disputeremo partite sia con squadre di livello internazionale, sia con realtà locali a noi più vicine. Il fine è quello di sostenere le cause benefico-sociali: spirito che contraddistingue da sempre questa società”
Forse non tutti i nostri tifosi sapevano che, come ci hai spiegato, stavi pensando di realizzare e rendere concreta l’idea di Inter Forever già da alcuni anni. Il battesimo ufficiale del progetto però va fatto coincidere con la data del 1 dicembre 2013, quando il presidente Thohir ha sposato appieno l’idea ed ha voluto che fosse lanciata proprio in occasione del suo debutto a San Siro. Una significativa legittimazione. “‘Prima di rispondere vorrei tornare un momento indietro, per aggiungere una cosa che avevo dimenticato e che ritengo importante: nella realizzazione del progetto vorrei ringraziare Alberto Rovatti, segretario del settore giovanile durante la presidenza Pellegrini, che con Inter Master ha mantenuto unita la squadra radunando periodicamente i giocatori degli anni ’70 e ’80. Tornando alla domanda, in realtà è stata più una sorta di fortunata coincidenza. Quest’anno avevamo programmato di invitare alcuni ex giocatori ad ogni partita. Siamo partiti proprio con Inter-Sampdoria e il nuovo presidente ha dimostrato di voler valorizzare il progetto decidendo di svilupparlo maggiormente. Ci ha molto colpito il tempo che ha dedicato anche a chi ha disputato una sola partita nell’Inter. Ha incontrato molti ex calciatori nerazzurri in una sala dello stadio, regalando ad ognuno di loro una maglia personalizzata con il proprio nome e il numero che portavano da giocatori. Ha dimostrato grande rispetto per la storia nerazzurra”
Nei prossimi mesi Inter Forever sarà protagonista di numerose altre iniziative anche al di fuori del campo. Non solo partite ma anche incontri con i tifosi. Ci puoi illustrare quali saranno le prossime tappe del progetto? “Oggi, lunedì 17 febbraio, verranno a trovarci in sede Bergomi, Ferri, Ze Maria, Centofanti e Beccalossi. Faremo una sosta e un saluto allo store ‘Brooks Brothers’ per poi incontrare i tifosi al negozio ‘Solo Inter’. Successivamente, lunedì 24 marzo, ad Appiano Gentile, verrà disputata una partita amichevole contro i dipendenti dell’azienda Oknoplast, top sponsor nerazzurro. Devolveranno una somma di denaro in favore di un bambino bisognoso di cure. L’altra partita che disputeremo sarà sabato 31 maggio contro gli Azzurrissimi, ex della nazionale italiana e contro gli ex giocatori del Barcellona. Sarà una sfida a ‘showball’ un sorta di calcetto un po’ particolare. Un triangolare al Pala Facchetti di Treviglio, dedicato proprio all’ex presidente nerazzurro. E poi ci sarà una grandissima sorpresa tra la fine di maggio e l’inizio di giugno per celebrare i 50 anni dalla conquista della prima Coppa dei Campioni, ma non possiamo svelarvi ancora niente”
Tu sei l’esempio attivo del sentimento che probabilmente tutti gli ex nerazzurri provano. Ma hai voluto fortemente compiere un passo oltre questo sentimento e ti sei adoperato per rendere ufficiale questo senso di appartenenza. Che cosa si prova a portare l’interismo in giro per il mondo? “Il desiderio di poter fare qualcos’altro per ripagare l’Inter di quanto mi aveva dato, è sempre stato grande. Sono molto orgoglioso di poter contribuire a diffondere l’idea di ciò che l’Inter rappresenta. Il nostro club è composto da elementi validi. Direi di più, il tifoso interista è una persona che si distingue per eleganza, integrità morale, forte senso di appartenenza, pazienza oltremodo collaudata, gioia mischiata a sofferenza. Se ci fate caso, anche tra i personaggi dello spettacolo, generalmente, quelli che tifano Inter si distinguono per i loro modi sempre educati, per come si pongono e per la carriera di alto profilo che hanno avuto. Vorrei concludere con una frase contenuta nel libro ‘Ora sei una stella’ che secondo me spiega meglio di ogni altra cosa significhi essere interisti: ‘E’ dallo stile e dall’eleganza del cuore che si riconoscono gli interisti. Noi siamo Giacinto Facchetti”. Tutto questo è di una bellezza senza confini…