Il Sole 24 Ore – Inter-Fortress, c’è l’accelerata: i punti caldi del dossier. E con BC Partners discorso fermo
Resistono invece le piste che portano a PIF e a Bain CapitalI ritmi sono serrati da far impallidire un pian vaccinale, e del resto per un’Inter in stato di patologia – finanziaria – ormai in fase avanzata urgono cure al più presto. Traduzione: servono soci nuovi, serve liquidità e serve al più presto. E’ anche per questo motivo che in casa nerazzurra si cerca di accelerare le tappe con i vari soggetti coinvolti nell’operazione relativa al possibile ingresso nelle quote societarie: e in particolare con Fortress, su cui Il Sole 24 Ore oggi in edicola fornisce importanti novità. Nello specifico, c’è che si punta ad arrivare a un documento di accordo condiviso circa il finanziamento delle casse nerazzurre entro la fine del mese.
A quanto risulta al quotidiano degli industriali, il piano per l’ingresso di Fortress nel pacchetto azionario nerazzurro prevedrebbe un finanziamento tramite preferred equity (azione privilegiata che conferisce al possessore delle azioni un privilegio sul diritto agli utili) per circa 250 milioni di euro, di cui 150 subito e i restanti 100 che dovrebbero arrivare successivamente. Su questo, in linea di massima, pare che una certa quadra sia stata raggiunta, mentre ci sarebbero anche altri punti su cui le negoziazioni sono tuttora aperte, col manager Simon Yang – uomo di fiducia della famiglia Zhang – a seguire la trattativa per il gruppo Suning.
La trattativa, comunque, non porta su di sé i crismi dell’esclusività: non è un caso, infatti, che Suning stia contemporaneamente mandando avanti discorsi con Bain Capital Credit e con il fondo PIF, mentre le interlocuzioni con BC Partners si sarebbero arrestate: è un guardarsi attorno continuo, perché l’Inter richiede cura, e le forniture – mai come in questo periodo – si accettano tutte.