Inter, futuro societario ancora incerto: Zhang cerca soluzioni
Il presidente nerazzurro cerca un modo per rimanere in sella
Nonostante i tanti soldi incamerati dall’inaspettato cammino europeo, la situazione economica dell’Inter rimane tutt’altro che rosea. I nerazzurri infatti non possono fare a meno del quarto posto in campionato per garantire continuità ad un progetto che, paradossalmente, rischia un parziale naufragio proprio ora che è più vicino al paradiso. Il rendimento in campionato ha complicato fin troppo il discorso qualificazione alla prossima Champions League, aggiungendo ulteriori preoccupazioni anche al presidente Steven Zhang.
Il proprietario del club nerazzurro ha fatto presente più volte alla squadra e a Inzaghi l’importanza della qualificazione alla prossima Champions League. Traguardo obbligato e che determinerà non solo molte delle future meccaniche societarie, ma anche il futuro di tecnico e giocatori.
Intanto, come evidenziato anche da La Gazzetta dello Sport, Zhang gioca la partita importante lontano dai campi da gioco. Sta infatti cercando di trovare il modo di rifinanziare, con l’aiuto di Goldman Sachs, il prestito di 275 milioni ottenuto da Oaktree e per cui ha dovuto dare in pegno le quote societarie dell’Inter.
Tra un anno il prestito scadrà e proprio per questo Zhang, visto che non si è fatto avanti ancora nessun acquirente in maniera concreta, sta cercando soluzioni alternative.
L’opinione di Passione Inter
Allontanare la scadenza di un finanziamento con un altro, magari persino più grande e oneroso, ha l’aria di essere solo un palliativo, un modo per rimandare l’inevitabile. Nessuno discute l’amore di Zhang, ma bisogna anche essere realisti e guardare in faccia la realtà. L’Inter nonostante tutto è rimasta competitiva, ma il futuro per Zhang non sembra poter parlare ancora a lungo a tinte nerazzurre. Un socio con grande liquidità o una cessione totale sembrano ormai le uniche vie percorribili. Magari non nell’immediato, in caso di ottenimento di un nuovo prestito, ma sicuramente sul medio periodo. Intanto però c’è un sogno da portare avanti, un sogno chiamato Champions. E guai a farlo diventare un’ossessione.