Nel momento in cui la famiglia Zhang ha scelto di portare all’Inter prima Beppe Marotta e poi Antonio Conte, era chiara l’intenzione di restaurare un’anima italiana all’interno della rosa nerazzurra. Una proprietà estera che punta sul made in Italy come poche volte accaduto nella storia recente del club e che va perfettamente contro ogni tipo di stereotipo nei propri confronti. In questo nuovo gruppo esaltato da Conte, chi silenziosamente ha scalato posizioni fino a diventare un titolarissimo è Roberto Gagliardini. Il centrocampista ex Atalanta è l’equilibratore in mezzo al campo, l’esempio di quella praticità che l’allenatore vorrebbe sempre vedere nei suoi calciatori.
Gagliardini è una spalla per chiunque in entrambe le fasi di gioco, sia in appoggio quando si tratta di attaccare, che in raddoppio di marcatura quando c’è da difendere. Ultimamente, poi, il tecnico leccese pare non voglia più toglierlo dal campo, e come dargli torto visto che il centrocampista fino all’ultimo secondo di ogni match riesce ad avere la lucidità di lottare su ogni pallone. Per questo motivo, sebbene la scadenza del contratto fissata al 2023, secondo La Gazzetta dello Sport l’Inter incontrerà presto l’agente Beppe Riso per discutere il prolungamento dell’attuale contratto fino al 2025 con un leggero ritocco dell’ingaggio.
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