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Una partenza da sogno quella della nuova Inter di Inzaghi. Si è visto un grande calcio, uno spettacolo per tutto il pubblico di San Siro che dopo più di un anno e mezzo è tornato a popolare le tribune della Scala del Calcio. Ieri il binomio tra la spinta dei tifosi e le azioni strepitose dei nerazzurri ha sfiorato la perfezione. É solo l’esordio, nessuna esaltazione, ma possiamo avere già le prime vere indicazioni dell’Inter targata Simone Inzaghi.

Il primo dato che conferma una tendenza già vista con Antonio Conte: Brozovic e de Vrij sono i registi di questa squadra. I due nerazzurri sono stati i calciatori che hanno più volte toccato il pallone, in particolare spicca l’olandese con il 97.3% di riuscita di passaggi, secondo Statsbomb. L’unica grande novità in tal senso è Edin Dzeko: il bosniaco è sceso più volte sulla linea dei centrocampisti per aiutare nella manovra. Sullo stesso secondo gol dell’Inter, l’ex Roma serve Calhanoglu a 30/40 metri dalla porta.

Tra Inzaghi e Conte, c’è però un concetto diverso: l’altezza del baricentro difensivo. A stupire ieri sera, è stata l’intraprendenza dei tre difensori centrali (in particolare di quelli esterni Bastoni e Skriniar). I due “braccetti” sono saliti molto in alto palla al piede con l’ex Atalanta che ha addirittura portato il pallone fino a dentro l’area di rigore. A dimostrare questo atteggiamento dei difensori, c’è un dato. Infatti, tra i giocatori con più tocchi a centrocampo, subito sotto Marcelo Brozovic per ovvie ragioni, ci sono i tre giganti nerazzurri.

Un dato che sorprende, contro le aspettative in base al calcio di Inzaghi, è quello della lunghezza dei passaggi. I numeri dicono che i passaggi lunghi più di 35 metri sono stati in totale 25. Nello scorso campionato, insieme ad Antonio Conte, la squadra nerazzurra ha avuto una media di 14 passaggi lunghi a partita. Andando avanti, potremo capire se sarà una tendenza dell’Inter di Inzaghi oppure se sia solo stata un’eccezione contro il Genoa.

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