Inter-Genoa: alla scoperta della nuova Inter
Sarà l’aria di primavera, sarà la Pasqua che si avvicina, ma nell’animo di ogni interista qualcosa pare essere veramente cambiato. E non ci riferiamo al mero esonero di un tecnico che ha provato a dare tutto, non ci riferiamo ai risultati futuri che potranno arrivare o latitare, né alla scelta in sé di affidare la ristrutturazione della baracca a un tecnico che usa altri moduli rispetto al 4-4-2 di Ranieriana memoria: il cambiamento, come più volte sottolineato in questi giorni è nella scelta di provare davvero qualcosa di nuovo, per la seconda volta (Gasperini è sempre un fantasma che aleggia) dopo anni di gestione “in sicurezza”. Domani l’Inter affronterà il Genoa davanti ai suoi tifosi, e in panchina siederà un allenatore emergente e già tanto vincente alla guida di compagini giovanili: Andrea Stramaccioni da Roma. E già da domani ogni cuore nerazzurro si aspetta di assistere a delle novità, a qualcosa di mai visto in questa triste stagione, uno spirito rinnovato, una mentalità innovativa e originale, a prescindere da quello che sarà il risultato. Inter-Genoa vale per la 30^ giornata del campionato di serie A 2011-2012, ma in realtà vale molto di più.
QUI INTER – La prima partita di Andrea Stramaccioni alla guida dell’Inter sarà ricordata anche per il modulo che la sua squadra adotterà contro il Genoa: un offensivo 4-3-3. Julio Cesar è stato convocato e dovrebbe farcela a prendere il suo posto tra i pali; davanti a lui la linea a quattro sarà composta dai terzini Zanetti (Maicon è out) e Nagatomo e da Lucio e uno tra Ranocchia e Samuel. Proprio il centrale umbro è uno dei punti da cui vuole ripartire il nuovo mister, e se non fosse per dei problemi di natura fisica avrebbe più probabilità di giocare (Samuel è comunque in vantaggio nel ballottaggio). A centrocampo il perno centrale dovrebbe essere Stankovic, e ai suoi lati agiranno Poli, titolarissimo ormai, e Cambiasso, al ritorno da titolare dopo qualche partita. Ma i nomi nuovi più importanti riguardano l’attacco, dove ad affiancare Milito ci saranno Forlan e Mauro Zarate, in rampa di lancio per un riscatto morale e favoriti sugli altri attaccanti.
QUI GENOA – Anche Marino sceglie di usare un 4-3-3 speculare a quello dell’allenatore degli avversari al posto del 4-3-1-2 che ha contraddistinto le ultime uscite. Davanti a Frey giocheranno Mesto, Kaladze, Carvalho e Moretti (Antonelli è indisponibile). Il capitano Marco Rossi e Biondini ringhieranno sui centrocampisti interisti, mentre a Veloso saranno affidati i compiti di impostazione. In avanti novità Belluschi, con Jorquera (favorito fino a ieri) destinato probabilmente alla panchina; gli altri due attaccanti saranno in soliti Gilarino e Palacio.
CENTROCAMPO MULTIFORME – Nelle interviste finora rilasciate Stramaccioni si è fatto portavoce di una filosofia calcistica tutta improntata al dinamismo e all’aggressività. La scelta di schierare a centrocampo tra uomini di sostanza come Cambiasso, Poli e Stankovic non fa che confermare questa tesi: l’argentino in quella posizione è stato il migliore a Marsiglia, quando si è reso protagonista di un’ottima gara sia in interdizione che negli inserimenti; Poli ormai non è più una novità, e la sua grinta in tutte le zone della mediana è stata fondamentale per non affondare del tutto nelle ultime uscite; infine Deki, su cui Stramaccioni è pronto a scommettere per un ruolo alla De Rossi nella Roma, con il suo abbassamento in mezzo ai centrali difensivi per giocare subito il pallone in avanti. Il tutto dovrebbe essere condito da un pressing sempre alto sui primi portatori di palla della squadra avversaria, come è stato possibile intuire dalle partite della Primavera.
RISCATTO – Ma come insegnano i più autorevoli maestri della tattica calcistica, il primo pressing e l’intensità giusta vanno forniti dai giocatori d’attacco. In questo il mister sembra voler rischiare il tutto per tutto, proponendo addirittura non solo un Forlan inespresso fino ad ora, ma contemporaneamente anche uno Zarate fantasma. I due, grandi delusioni del mercato, dovranno dimostrare innanzitutto tutta la loro buona volontà, ma anche e soprattutto di saper dare a Stramaccioni ciò che lui chiederà: ovvero allargare sempre lo spazio offensivo per permettere cambi di gioco, tagli della punta Milito e inserimenti dalle retrovie. Ovviamente nel calcio c’è un fondamentale che prevale su tutto: nessuna squadra riesce a creare tanto se non ha giocatori in grado di saltare l’uomo; dai due esterni d’attacco, e non certo dal Principe, per esempio, ci si aspetta anche questo.
ATTENZIONE AGLI EQUILIBRI – Quanto detto finora è sicuramente molto interessante e non può che entusiasmare il lettore, ma di fronte ai nerazzurri ci sarà una compagine assetata di punti e che, per quanto non venga da un periodo brillantissimo, contempla giocatori molto temibili soprattutto per quella che è stata la storia difensiva dell’Inter di quest’anno. Palacio, attaccante universale, si sta scoprendo anche goleador, ma domani si troverà sulla sua strada Zanetti, schierato terzino destro proprio per contrastare il buon Rodrigo (l’ultima volta che Ranieri schierò Nagatomo a destra su un certo Gomez, quest’ultimo fece sfracelli: cosa significa imparare dagli errori altrui…). Per il resto il Genoa fa passare tutte le azioni dai piedi di Veloso, abile centromediano metodista capace di catalizzare la fase offensiva; spetterà poi ai motorini Biondini e Rossi proteggere la difesa gialloblù dagli attacchi dei nerazzurri. Inter-Genoa offre parecchi spunti tattici: appuntamento domani a San Siro alle ore 15.00!