PREPARATI AL MATCH – Tutto su Inter-Genoa
Alle 20.45 il fischio di inizio dell'anticipo del sabato, valevole per la quindicesima giornata: i nerazzurri dovranno riscattare la sconfitta di Napoli, partita in cui hanno comunque dimostrato di potersela giocare fino in fondo e in qualsiasi situazione. Al cospetto di Jovetic e compagni il Genoa, alle prese con un'incostanza che può rappresentare un problema per tutta la stagione.Inter-Genoa è l’anticipo del sabato della quindicesima giornata e può dare momentaneamente la vetta ai nerazzurri, scavalcati lunedì sera dal Napoli. Nonostante la sconfitta nel capoluogo campano, contro i partenopei gli uomini di Mancini – in dieci dalla fine del primo tempo per un cartellino rosso a Nagatomo – hanno comunque dimostrato di possedere due qualità imprescindibili per chi vuole lottare per traguardi importanti: fame e cattiveria agonistica. Sulla personalità non avevamo dubbi, visti i buoni risultati da inizio anno e quella tendenza a non essere mai messi sotto dal punto di vista del gioco da nessun avversario; e non avevamo dubbi sul fatto che anche in un campo difficile come quello del San Paolo si potesse vedere una squadra solida e organizzata. E se quando i nerazzurri sono rimasti in inferiorità numerica poteva apparire facile pronosticare una generale abdicazione, non è stato affatto scontato ciò che è successo sul terreno di gioco: complice anche un calo di tensione degli uomini di Sarri, Ljajic ha trascinato i compagni verso un insperato pareggio. I pali hanno fatto il resto. Una squadra organizzata ma poco cattiva e senza fame di vittoria non ce l’avrebbe fatta a prescindere. Questa sera a San Siro arriva il Genoa, che per caratteristiche è una compagine completamente diversa dalla banda Mancini. Cerchiamo di capire insieme cosa aspettarci.
LA STORIA – Gli ospiti arrivano a San Siro per affrontare l’Inter per la 69^ volta: sei sfide, in cui i nerazzurri hanno sempre avuto la meglio, si sono giocate per la Coppa Italia; in campionato è comunque netta la importante la prevalenza delle vittorie del Biscione rispetto a quelle del Genoa (38 vs 12), con 12 pareggi a contornare il tutto. Curioso pensare però che dal secondo dopoguerra si contano solo due vittorie del Genoa, datate 1955 (0-1) e 1994 (1-3). Negli ultimi 20 anni solo due volte il match si è concluso in pareggio ed entrambe le volte si è trattato di uno 0-0: nel 2008 e nel 2010 gli uomini guidati rispettivamente da Mancini e Mourinho non sono riusciti a imporsi sugli avversari. E’ andata particolarmente bene all’Inter nel 2011 e nel 2012, quando il Genoa è uscito da San Siro con ben dieci gol totali sul groppone: 5-2 e 5-4 i risultati finali. Nello scorso campionato i gol di Palacio, Icardi e Vidic permisero ai nerazzurri di iniziare bene il 2015, rendendo vana la marcatura di Izzo a cinque minuti dalla fine.
IL PRESENTE – Inter-Genoa è la partita del riscatto: come i padroni di casa, nello scorso turno di campionato anche il Grifone ha dovuto arrendersi al Carpi, nonostante il vantaggio iniziale. Ma l’espulsione di Pavoletti e l’ingresso in campo di Borriello per gli ospiti hanno complicato le cose: il risultato finale è stato 1-2 ed è andata persa l’occasione di dare una sterzata importante al proprio campionato, dopo una serie di tre pareggi consecutivi (con Torino, Napoli e Frosinone) e una vittoria (rocambolesca con il Sassuolo). Ad oggi il problema più grande dei rossoblu, oltre a quello disciplinare – sono sette le espulsioni rimediate finora -, è proprio l’incostanza che impedisce alla squadra di Gasperini di fare il salto di qualità nel momento in cui tutti se lo aspettano. Al contrario, invece – ovvero quando nessuno lo mette in conto – il Genoa offre prestazioni inaspettate, come è successo contro il Milan o il Napoli. Tutto questo rende l’undici dell’ex allenatore interista una compagine imprevedibile.
LE ULTIME – Difficilmente Mancini sceglierà di disporsi a specchio contro il Genoa, invertendo così la rotta rispetto alle ultime partite di campionato. Come tutti sappiamo, il marchio di fabbrica di Gasperini è la difesa a tre, che nell’Inter manca praticamente dall’esonero di Mazzarri, ad eccezione della parentesi contro il Torino nel primo tempo. Ma rischiare di nuovo potrebbe non portare nulla di buono: per questo davanti ad Handanovic giocherà una linea a quattro formata da D’Ambrosio, Miranda, Murillo e Telles, che bene ha fatto a Napoli nonostante il suo avversario, Callejon, lo abbia spesso costretto a seguire i suoi tagli verso il centro. A centrocampo la diga composta da Felipe Melo e Medel dovrà sostenere Brozovic e Ljajic, che agiranno partendo dalle corsie esterne dopo le bellissime prestazioni del San Paolo; in avanti Icardi rischia nuovamente l’esclusione in luogo di Palacio, che andrebbe a far coppia con Jovetic, annunciato titolare ieri in conferenza stampa. In alternativa all’argentino, Perisic andrebbe a ricoprire la corsia di sinistra e Ljajic scalerebbe in avanti con l’ex City.
Gasperini deve fare i conti con le tre giornate di squalifica di Pavoletti: da ridisegnare dunque il reparto offensivo, che aveva nell’ex Sassuolo la sua punta di diamante. Davanti ai pali difesi da Perin giochranno Izz, Burdisso e Ansaldi, favorito al momento su De Maio; a centrocampo confermata la linea difensiva delle ultime uscite, con Figueiras, Rincon, Tino Costa e Laxalt; in avanti probabilmente Perotti farà da falso “nueve” tra Lazovic e uno tra Gakpé e Pandev.
L’appuntamento è alle 20.45 di questa sera a San Siro: buon match a tutti i lettori.