5 Marzo 2020

Inter, guarda il bicchiere mezzo pieno: per il derby d’Italia tante energie recuperate, oltre ad Handanovic

Per il big match contro la Juventus i nerazzurri hanno potuto recuperare parecchio fiato

Giorni difficili, per tutti: l’emergenza Coronavirus sta condizionando non più soltanto l’Italia, ma anche il resto d’Europa e del mondo, dal sistema scolastico, passando per quello economico fino ad arrivare allo sport. In Serie A sono state settimane complicate, decisioni difficili da prendere e nello stesso tempo forse prese male.

Negli ultimi giorni è successo di tutto, non sul campo, ma in aula. Un campionato a cui si era affiancato un punto di domanda e per certi versi questa incognita esiste ancora. Dopo sette giorni di stop, questo weekend si torna a giocare, senza la cosa più bella del calcio, i tifosi. Domenica a Torino, andrà in scena il “Clasico” all’italiana: Juventus-Inter.

La realtà è che le due squadre non giocano una partita in Serie A da tempo, la compagine di Conte da ben tre settimane, 21 giorni tondi tondi domenica.  Nel mezzo le due partite contro il Ludogorets che, con tutto il rispetto, assomigliavano più ad un paio di buoni allenamenti serviti per provare qualche soluzione tattica in più.

La domanda sorge spontanea: in che condizioni sarà l’Inter? Quale sarà il morale dei giocatori? La pausa forzata ha consentito a Conte di recuperare pienamente Handanovic e di lavorare ancora di più sulla posizione e la forma fisica di Eriksen. Il danese già contro i bulgari a San Siro ha mostrato un passo decisamente più competitivo rispetto alle prime uscite e potrebbe davvero essere l’uomo in più per Conte in una partita così decisiva per il futuro nerazzurro.

Secondo le ultime, il danese dovrebbe partire dalla panchina per poi entrare a partita in corso, e ci si augura, rompendo gli equilibri. In un derby d’Italia con sfondo scudetto surreale, oltre che con un clima tutt’altro che sereno, guardando il bicchiere mezzo pieno i nerazzurri hanno potuto recuperare parecchie energie.

Da inizio anno la Beneamata non si è mai fermata, il calendario è sempre stato fitto e pieno di impegni. Conte ha sempre sottolineato il fatto che con l’Europa League preparare partite una così ravvicinata rispetto all’altra non sarebbe stato facile. Questi giorni, possono aver fatto bene alla squadra e potrebbero aver consentito al mister leccese di avere più tempo e libertà per lavorare sui dettagli mai così importanti come in questa occasione.

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