Ancora Guarin: “Il nuovo ruolo mi piace, posso far bene. Livorno? Ho sbagliato, punto”
Inter Guarin
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Nella seconda parte della lunga intervista rilasciata ai microfoni de La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, qui la prima parte, il colombiano Fredy Guarin ha parlato anche di quello che sarà il suo nuovo ruolo già a partire dalla partita di domenica contro il Sassuolo in cui potrebbe trovare spazio fin dal primo minuto: “Io seconda punta? Lo facevo già ai tempi di Villas Boas al Porto e a volte con Stramaccioni. L’idea di poter giocare in quella posizione mi piace per 4 motivi: è una zona di campo in cui mi sento bene, sono più vicino all’attaccante, vedo di più la porta e avendo meno compiti difensivi posso approfittare della mia potenza. Ho poca continuità? E’ vero, ma so che in questo momento, dentro a questa tipologia di squadra, la potrò trovare”. Anche la mira spesso non è delle migliori e i gol latitano: “E? un fatto del momento. Pensi: al Porto ogni tiro che facevo era praticamente gol. E le dico un?altra cosa: 3-4 volte alla settimana rimango più tempo sul campo proprio per provare i tiri, per allenarmi a fare gol, per provare e non sbagliare. Il mio gol da sogno? Non importa come, basta che sia una… bomba“. Infine una curiosità sul suo numero di maglia: “Il numero 14? Quando arrivai presi la maglia numero 14 perché era quello di Patrick Vieira, un idolo. Ma quello mio, proprio mio, è il 13: lo indossava mio padre, ex calciatore. Faceva il centrocampista. Un combattente, che correva correva correva. Un Medel’ Ecco sì, perfetto: un Medel. E il retropassaggio di Livorno? “Ho sbagliato. Punto”. Nuova stagione, nuova vita. Buena suerte Fredy!