Inter, hai il top player in casa. Maurito Icardi, che numeri!
Compito di un attaccante: fare gol. Compito di Mauro Icardi: fare gol. Si era capito sin dai tempi della Samp che il ragazzo di Rosario, nonostante la giovane età, viaggiava teneramente mano nella mano con l’amico-gol: ne fece uno, il suo primo in Serie A, ai tanto odiati cugini del Grifone (contro i quali ha timbrato il cartellino anche sabato con la maglia dell’Inter); ne fece due ad un certo Buffon nella tana della Juventus e poi quattro al povero Pescara. Chiuse la sua prima stagione nella massima serie raggiungendo la tanto sospirata doppia-cifra (10 gol), chiudendo con un altro gol, sempre alla Juventus, nell’ultima giornata di campionato. Prestazioni anti-Juve che non potevano passare inosservate agli occhi dell’Inter e dei suoi uomini.
La prima stagione in nerazzurro lo vede al centro delle critiche di alcuni sostenitori per la sua assenza in campo, dovuta ad una fastidiosa pubalgia secondo gli atti ufficiali, a questioni extra-calcistiche secondo i più scettici, sempre pronti a puntare il dito. Ma c’è poco da fare, quando Maurito gioca, fa gol. Il primo gol con la maglia dell’Inter non è banale: appena entrato in campo, sotto la Curva Nord, porta momentaneamente in vantaggio la Beneamata contro la Juventus, una delle prede preferite del cacciatore di gol argentino. Chiuderà quella stagione con 9 gol in 22 presenze.
La stagione attuale è sotto gli occhi di tutti. FcInterNews analizza con la lente di ingrandimento i numeri del bomber di Rosario, diventato a suon di gol un potenziale (o forse già attuale) top player dal quale l’Inter deve ripartire per la prossima stagione: “I numeri sono tutti dalla sua: 20 reti in 35 presenze nel massimo campionato (appena due assenze, una per squalifica a conferma della ritrovata stabilità fisica), una in 2 partite di Tim Cup e 4 in 10 presenze in Europa League, per un totale di 25 marcature stagionali, una ogni 158 minuti giocati. E il bilancio avrebbe potuto registrare picchi più elevati, se la sfortuna (5 legni colpiti) e qualche svista arbitrale (l’ultima, pazzesca, il rigore negato al 94′ da Tagliavento) non avessero rallentato la sua corsa, considerando anche che l’argentino è il primo rigorista della squadra. Prendendo spunto da una statistica tipica del basket, inoltre, Icardi vanta una valutazione di 30: ai 25 gol si aggiungono infatti i 5 assist, 4 dei quali a Rodrigo Palacio, suo partner ideale per caratteristiche. Tra l’altro, e questa è la statistica più impressionante, il centravanti ha contribuito per il 38% al bottino realizzativo stagionale di tutta la squadra. Imprescindibilità allo stato puro”.
Grazie a Roberto Mancini, inoltre, c’è stato un progressivo miglioramento delle sue prestazioni. Oltre al killer instict da bomber di razza su cui possono sempre contare tifosi nerazzurri, Maurito partecipa sempre più alle azioni di squadra, arretrando spesso e volentieri il suo raggio d’azione con lo scopo di creare importanti varchi per gli inserimenti dei centrocampisti e collezionando, oltre ai numerosi gol, anche diversi assist vincenti per i compagni. Insomma, durante la stagione che si avvia pian piano alla conclusione, c’è oggettivamente poco da salvare: di quel poco fa parte Maurito, al quale bisogna rinnovare il tanto chiacchierato contratto. Lui, il più decisivo, è attualmente uno dei meno pagati della rosa(800 mila euro circa). Ed è assurdo che tanti membri della squadra spesso e volentieri rilegati in panchina e mai (o quasi) decisivi, guadagnino più di un giocatore così importante e al centro del progetto come Icardi (vedi, ad esempio, i vari Kuzmanovic, Jonathan, Nagatomo, Dodò e Campagnaro). Un adeguamento che Mauro si è guadagnato sul campo a suon di gol, un rinnovo che Mauro e l’Inter vogliono reciprocamente. Per poter ripartire da un vero bomber, per poter arrivare ad una vera Inter.