Inter: i 10 momenti chiave della presidenza Moratti

MORATTI-BIS Il 18 febbraio 1995 (si decise per scaramanzia di rimandare di un giorno perché il 17 cadeva di venerdi) Massimo Moratti si prende l'Inter da Ernesto Pellegrini, legando il nome dei Moratti nuovamente ai colori nerazzurri, dopo che suo padre Angelo aveva fatto grande l'Inter dal 1955 al 1968... JANETTI I primi acquisti della gestione Moratti sono l'attaccante Rambert e lo sconosciuto terzino Javier Zanetti. Quello sconosciuto però entrerà nella storia del club, vincendo tutto con la maglia dell'Inter e legando il suo nome per sempre ai colori nerazzurri... RONALDO Stanco delle continue delusioni, Moratti mette mano al portafogli e nell'estate 1997 strappa Ronaldo al Barcellona spendendo la cifra record di 50 miliardi di lire. Il Fenomeno incantò tutta la Serie A con le sue giocate ma nei successivi anni il suo ginocchio frenò notevolmente la sua ascesa;ciò però non gli impedì di regalare la prima gioia al suo presidente... IL PRIMO TROFEO Il 6 maggio 1998 i nerazzurri regalano il primo trofeo al loro presidente: al Parco dei Principi, Zanetti, Zamorano e Ronaldo stendono la Lazio nella finale di coppa UEFA dopo aver conteso lo scudetto alla Juventus; sembrerebbe l'inizio di un periodo felice ma non è così... ROBERTO MANCINI Nell'estate 2004 Moratti esonera Alberto Zaccheroni per affidarsi al giovane tecnico Roberto Mancini e a un gruppo di nuovi giocatori di grande livello (Julio Cesar, Cambiasso, Veron, Stankovic); in due anni arriveranno una coppa Italia e una Supercoppa Italiana, prima del terremoto che rivoluzionerà la storia del calcio italiano... IBRACADABRA Nell'estate 2006 scoppia lo scandalo Calciopoli, Moratti fiuta l'opportunità e acquista, da una Juventus retrocessa in Serie B, Patrick Vieira e Zlatan Ibrahimovic. Quest'ultimo si dimostrerà devastante, vincendo 3 scudetti consecutivi coi nerazzurri e deliziando gli spettatori con delle giocate che mancavano dai tempi di Ronaldo. Ma allo strapotere italiano non fa eco una dimensione europea, il vero cruccio del presidente... MOURINHO Il tecnico di Setubal nella sua prima intervista nell'estate 2008 dichiara di "non essere un pirla" e da quanto fa vedere pare aver ragione. Subito uno Scudetto al primo anno (con Ibra capocannoniere) ma una brutta eliminazione in Champions, ancora agli ottavi, smuove qualcosa in lui: il 2010 dovrà essere l'anno dell'Inter! ETO'O, MILITO & CO. L'estate 2009 Moratti non bada a spese e accontenta Mourinho in tutto e per tutto: arrivano Lucio, Sneijder, Thiago Motta, Milito ed Eto'o (scambiato per Ibrahimovic più 40 milioni). Quella rivoluzione diede subito i frutti sperati: coppa Italia vinta e 18esimo scudetto portato a casa. Ma il meglio doveva ancora arrivare... TRIPLETE Il 22 maggio 2010 l'Inter entra nella storia, conquistando la sua terza coppa dei Campioni e diventando la prima squadra italiana a realizzare l'ormai famoso "Triplete". Anni di delusioni e amarezze vengono di colpo cancellate in quella fantastica notte ma, proprio da quella notte, inizierà il suo declino. THOHIR Sommersa dai debiti e dalle disavventure tecniche, l'Inter di Moratti si allontana dalle vette della classifica, profondando in una mediocrità che non le si addice. Spinto a migliorarne i ricavi e l'appeal internazionale, cede il 70% delle quote al tycoon indonesiano Erick Thohir. Il nuovo presidente nel giro di due anni e mezzo ridurrà il debito nerazzurro e intavolerà una trattativa con il colosso cinese Suning per la cessione del pacchetto di maggioranza nerazzurro. Esce così di scena il presidente contestualmente più amato e odiato della storia interista.

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Francesco Gallone - Autore

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