Inter, i motivi della crisi secondo Serena e Prandelli
Due grandi ex degli anni ’80, uno avversario con la Juventus e l’altro straordinario protagonista dei successi con la maglia dell’Inter, hanno voluto commentare la straordinaria involuzione della squadra di Roberto Mancini. L’ex ct della Nazionale Cesare Prandelli, intervistato da calciomercato.com, vede così la situazione nerazzurra: “Sta assumendo i contorni del mistero la situazione che attraversa l’Inter. Un enigma dal punto di vista tattico, perchè è una squadra che ha cambiato tanto e che continua ad apportare modifica, senza però aver ancora trovato un’identità di gioco. Continuo a pensare che Mancini come allenatori sia una garanzia e per questo il forte sospetto che ho è che si tratti di un problema di spogliatoio. A inizio stagione, tutti i calciatori nerazzurri credevano in quello che facevano, applicavano la fase difensiva in maniera perfetta e ognuno si sacrificava per il compagno. Oggi questa unità di intenti non c’è più, è come se mancassero quelle figure, quei leader in grado di trasmettere le idee dell’allenatore al resto della squadra; c’è poca convinzione, scarsa integrazione e ci si affida solo alle iniziative dei singoli”
Anche Aldo Serena ha in qualche modo puntato il dito sui singoli: “Sono rimasto sorpreso dal calo dell’Inter – ha dichiarato l’ex attaccante ai microfoni di Gazzetta Milano – Dopo la serie degli 1-0, pensavo potesse solo migliorare. Invece da quando Murillo, Miranda e Handanovic hanno cominciato a perdere condizione, è iniziato il tracollo psicologico. Queste situazioni comportano la perdita di sicurezze e la ricerca di nuove soluzioni tattiche, che spesso portano confusione”.