Inter in quarantena, il primario del Sacco segue da vicino. Contatti con Rugani? Tamponi, per ora, non necessari
Sono circa 60 le persone legate al mondo nerazzurro in isolamentoLa notizia della positività del difensore della Juventus Daniele Rugani al test per il COVID-19 ha scosso il mondo del calcio che sembrava misteriosamente immune al virus che ormai ha raggiunto tutto il pianeta. Il test, effettuato poche ore dopo la sfida di campionato contro l’Inter, ha obbligato quindi anche la società nerazzurra ad attuare misure preventive al fine di preservare la salute di calciatori, staff e tutti gli addetti ai lavori che gravitano attorno alla squadra di Antonio Conte.
Un totale di circa 60 persone che quindi sono ora in isolamento. “Già da mercoledì sera il professor Volpi si è messo in contatto con Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, la stessa struttura a cui Steven Zhang ha donato la scorsa settimana 100 mila euro” scrive oggi La Gazzetta dello Sport. Il professor Galli ha chiarito quindi alcuni dubbi, primo tra tutti che non c’è bisogno dei tamponi per nessuno perché quello avuto dai nerazzurri si tratta di un contatto di “secondo grado”, visto che nessuno ha avuto contatti diretti col giocatore bianconero, da come hanno risposto gli stessi calciatori.
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