Citando un documento pubblicato tre mesi fa dall’agenzia di rating Fitch, questa mattina Tuttosport ha cercato di spiegare i motivi che hanno spinto Steven Zhang nelle ultime settimane ad ordinare il taglio degli ingaggi su tutta la rosa. Testualmente, nel documento dello scorso 21 febbraio veniva scritto: “Gli ingaggi dei calciatori sono superiori all’incirca del 20% rispetto alle nostre aspettative iniziali per l’esercizio di bilancio 2020/21, a causa della significativa flessione al ribasso del calciomercato in Europa. Questo ha portato ad una diminuzione della liquidità in cassa che avrebbe potuto derivare dalla cessione dei calciatori. E ha fatto sì che gli stipendi arrivassero oltre le previsioni iniziali. Inoltre sono proseguite le difficoltà nella raccolta dei ricavi delle sponsorizzazioni asiatiche”.
Questa era dunque la ragione principale che poche settimane fa aveva portato il presidente Steven Zhang a chiedere apertamente a tutta la squadra di rinunciare a due mesi di stipendio, una cifra corrispondente a circa il 16% del monte-ingaggi e dunque in ogni caso inferiore all’obiettivo 20%. Queste stime sono assolutamente realistiche e sono quelle che Suning ha preso in considerazione nell’ultimo periodo anche a causa dell’esposizione obbligazionaria dell’Inter per i due bond in scadenza alla fine del prossimo anno. I 275 milioni di euro di Oaktree consentiranno sicuramente di alleviare in parte il peso della posizione debitoria, ma rimarrà la necessità di adeguarsi ad un nuovo monte-ingaggi.
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