Che l’Inter nei prossimi mesi cambierà proprietà sembra ormai inevitabile. La famiglia Zhang sta cercando di tenere duro, ma la tanto sospirata offerta da oltre un miliardo tarda ad arrivare e forse non arriverà mai. A pendere sulla testa del presidente nerazzurro c’è la scadenza il prossimo anno del prestito erogato da Oaktree, che potrebbe rilevare la quota di maggioranza dell’Inter e poi cederla al miglior offerente. L’unico miraggio di salvezza per tenere ancora le redini della società potrebbe essere l’entrata di un ricco socio che, almeno nella prima fase, possa accontentarsi di una quota di minoranza. Scenario improbabile ma non impossibile.
A far sperare Zhang, come sottolineato da Tuttosport, c’è il legame di Raine Group, a cui il presidente si è rivolto in cerca di acquirenti o soci, con il colosso Silver Lake Partners, per cui ha seguito l’entrata nel Manchester City.
Ma chi è esattamente Silver Lake? Si tratta di una società di Private Equity fondata nel 1999. La sua attività è composta da tre linee di investimento, che conducono investimenti specifici. Si stima che la società gestisca almeno 92 miliardi di dollari ed ha le mani in pasta praticamente ovunque: da Skype ad Ali Baba, da Motorola e Twitter fino appunto al City Football Group. Attualmente detiene il 18% del Manchester City e non è detto che non voglia espandere la propria sfera di influenza nel calcio europeo.
Al momento il gruppo Silver Lake non ha confermato le voci che lo vorrebbero interessato all’Inter (c’è da capire con che ruolo, se come semplice socio o come proprietario), ma non è detto che nei prossimi mesi non possa muoversi qualcosa. Ormai non è più da capire SE l’Inter verrà ceduta, ma QUANDO. E soprattutto A CHI. Emirati Arabi o USA? Oppure Zhang riuscirà a trovare miracolosamente ossigeno con un colpo di reni e l’ingresso di un socio?
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