La stagione dell’Inter si è appena conclusa, con la vittoria dello Scudetto e con la delusione in Champions League, dove la squadra di Simone Inzaghi è stata eliminata ai quarti di finale dall’Atletico Madrid.
La competizione più prestigiosa d’Europa ha poi visto trionfare un altro team spagnolo, il Real Madrid di Carlo Ancelotti, a fronte di un modulo impostato sul possesso di gioco, un pizzico di creatività e una difesa granitica.
Ma cosa hanno in comune le varie competizioni di quest’anno che hanno visto i nerazzurri per protagonisti? Il fatto che, come sempre, l’esito è rimasto incerto fino all’ultimo.
Qualcosa che vale meno, indubbiamente, per la lotta per lo Scudetto, dove c’è stato un momento esatto in cui è emerso che le probabilità di vittoria erano alte. Il settore è stato guidato da un trend: le scommesse con bonus senza deposito: dei piccoli importi concessi dalle piattaforme per dare modo ai nuovi utenti di sperimentare le funzionalità prima di attivare un conto sul portale.
Oggi vi proponiamo un bilancio sulla stagione dell’Inter, tra campionato e Champions, con uno sguardo verso il futuro.
La squadra di Inzaghi veniva data per favorita alla vigilia del Campionato. Merito di una rosa equilibrata e sostenibile, 100% in stile Marotta, con un mix di giocatori di esperienza e possibili underdog, come si è poi rivelato Marcus Thuram.
Nessuno, però, probabilmente si sarebbe immaginato la cavalcata compiuta partita dopo partita. I numeri, tuttavia, parlano chiaro. I nerazzurri hanno vinto 27 partite, pareggiandone 5 e perdendone solamente una, il 27 settembre 2023 contro il Sassuolo, squadra poi retrocessa dopo una stagione fatta di tante ombre e poche luci, soprattutto in seguito all’infortunio di Berardi.
Interessante la classifica dei marcatori, con 79 gol totali di squadra. Al primo posto, naturalmente, troviamo Lautaro Martinez: i 24 gol gli sono valsi il primo posto tra i capocannonieri di quest’anno, seguito a grande distanza da Dusan Vlahovic (16 gol) e da Olivier Giroud e Victor Osimhen (entrambi a quota 15 reti).
Il Toro non è il solo a essere andato in doppia cifra. A spiccare sono soprattutto Thuram e Calhanoglu, capitano attuale della Turchia di Montella, ognuno con 13 reti.
La forza dell’Inter è stata anche la difesa, con soltanto 17 gol subiti e le prestazioni mostre di tutto il reparto, compresi i portieri Sommer e Audero.
Tutti questi elementi hanno portato a vincere la Serie A in anticipo di 5 turni, esattamente come accaduto un anno prima al Napoli di Luciano Spalletti e, sempre per guardare in epoca recente, alla Juventus di Ronaldo durante la stagione 2018/2019.
Quanti avrebbero detto che sarebbe stata la Juventus di Allegri la rivale dell’Inter in quest’ultima stagione? In pochi, probabilmente, soprattutto alla luce del campionato precedente e delle difficoltà attraversate a livello societario.
La metrica allegriana di corto muso ha però dato i suoi frutti, potendo contare su un mix inaspettato di giovani e di certezze, che però non ha fino in fondo espresso il suo potenziale, dando spazio all’ascesa incontrastata dell’Inter.
Le due squadre viaggiavano appaiate fino alla gara di ritorno, giocata a San Siro il 4 febbraio 2024 e conclusasi con la vittoria a favore degli uomini di Inzaghi grazie a un autogol di Federico Gatti.
I bianconeri, tuttavia, erano in caduta libera in seguito a un episodio accaduto durante il match precedente contro l’Empoli, quando Arkadiusz Milik aveva rimediato un cartellino rosso al diciottesimo per un intervento molto brutto su Cerri. La partita si era conclusa sull’1-1 grazie a un gol di tenacia di Vlahovic.
Dopo questa fase, e l’eliminazione dell’Inter dalle altre competizioni importanti – cosa che ha dato modo di concentrarsi soltanto sulla serie A – non c’è stata storia. Lo Scudetto tanto agognato è arrivato, per la gioia dei tifosi.
C’è rimpianto per non aver giocato tutte le carte in Champions League, visto il valore della rosa? Non può esserci fino in fondo, se si considera che si è lottato, verrebbe da rispondere. Eppure, l’Atletico, così come altre delle squadre incontrate in precedenza, non era irresistibile: sicuramente qualcosa in più poteva essere fatto.
Una cosa è certa. L’Inter, con la rilevazione da parte di Oaktree, sta guardando al futuro, per dare filo da torcere in Italia ma anche in Europa: non sarà facile per nessuno affrontarla.
Marotta e Inzaghi rimangono i punti fermi della nuova gestione, con un calciomercato ancora in evoluzione tra possibili conferme e nuovi acquisti. Sotto lo sguardo esperto degli uomini alla dirigenza e accordi solidi con il fondo d’investimento americano, arriveranno sorprese inaspettate e che possono far ambire a traguardi importanti.
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