A fare la differenza ieri in Inter-Barcellona non sono state solo le gambe o la concentrazione. È stata soprattutto la mentalità, la voglia di farcela. Di remare, tutti uniti, nella stessa direzione, con lo stesso obbiettivo. Questa è la più grande vittoria emersa nel match contro i catalani, ancora più importante dei 3 punti: la squadra è con Inzaghi.
Non si sforna una prestazione d’applicazione difensiva totale del genere quando non si crede più nel mister. La partita dei nerazzurri è stata un segnale forte, inequivocabile. Ai tifosi, alla dirigenza, alla stampa e ad Inzaghi stesso. I calciatori si sono compattati in una delle sfide decisive per la panchina traballante dell’allenatore, cementandola con un’altra vittoria di prestigio.
Una dichiarazione silenziosa ma allo stesso tempo fragorosa quella fornita dal campo, che si unisce alle parole dei calciatori nel post partita. Lo aveva anticipato Dimarco dopo la sconfitta con la Roma, lo ha ribadito Calhanoglu con la dedica del goal vittoria di ieri: “Siamo dalla parte del mister”.
Nessun ammutinamento quindi, nessuna ribellione: la voglia di uscire insieme dalla crisi c’è, e si è visto. Ora bisognerà mantenere la stessa concentrazione in campionato, stringendo i denti fino al rientro di Brozovic e, soprattutto, Lukaku. Ma intanto l’Inter, e soprattutto Inzaghi, possono festeggiare: la squadra c’è ed è unita.
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