5 Dicembre 2021

Dove ha svoltato l’Inter: la mossa sorprendente di Inzaghi

La svolta, l'equilibrio difensivo e il baricentro: tutte le mosse di Inzaghi

Simone Inzaghi (@Getty Images)

Tutto parte da Empoli-Inter, o meglio, dalle parole del vice di Inzaghi, Massimiliano Farris, ai microfoni di Sky Sport: “Il gioco va bene, ci sono state delle partite in cui è mancato equilibrio e siamo andati ai ripari con degli aggiustamenti. Su cosa bisogna lavorare di più? Secondo noi con la Juventus la squadra ha gestito benissimo. Chiaro che ci saranno momenti in cui la squadra dovrà imparare a soffrire e lo farà”.

Farris

Farris (@Getty Images)

Ed è proprio dalla partita contro la Juventus che i nerazzurri hanno iniziato a giocare in maniera leggermente diversa, sia nell’atteggiamento che nello schieramento in campo. L’Inter ha subito tre reti in campionato dopo la partita contro i bianconeri (2 dal Napoli, 1 dal Milan). E solo uno di questi, l’autogol di de Vrij nel derby, è arrivato all’interno dell’area di rigore. Per capirci, nelle 9 giornate precedenti i nerazzurri avevano subito 12 reti. Un netto cambio di rotta.

La mossa sorprendente

Simone Inzaghi (@Getty Images)

A chi invocava l’abbassamento del baricentro, in stile Antonio Conte dopo il Sassuolo, Simone Inzaghi ha risposto alzandolo ancora di più. Nelle ultime tre partite (contro Venezia, Spezia e Roma), il baricentro nerazzurro ha superato quota 60 metri (circa 57 contro la Roma). Prima del match della svolta contro la Juve, solo in un’occasione il baricentro si era avvicinato ai 60 metri: all’esordio contro il Genoa.

Baricentro alto vuol dire tenere i propri avversari più lontani dalla porta ma, soprattutto, vuol dire essere in continuo attacco della metà campo altrui. L’Inter non può attuare il gioco visto l’anno scorso, non dispone più di attaccanti maestri nell’attaccare la profondità. Ed è per questo motivo che l’unica mossa giusta da fare era quella di scegliere il dominio. Dopo il match contro la Juve, i nerazzurri hanno dominato tutti: bravi, poi, a capire quando c’era da soffrire (come detto da Farris). Lampante, in questo senso, Inter-Napoli: gli uomini di Inzaghi hanno fiutato la crescita dei partenopei, scegliendo di soffrire tutti insieme. Così come contro il Milan nei minuti finali.

L’Inter non ha smesso di attaccare per subire meno gol, anzi, forse attacca con ancora più determinazione, ma con equilibrio e lucidità.

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