Alla vigilia di Inter-Juventus, derby d’Italia valido per la finale di Supercoppa Italiana, Simone Inzaghi si presenta in conferenza stampa alle 13.15 per rispondere alle domande dei giornalisti, in compagnia del capitano Samir Handanovic. Inutile sottolineare l’importanza del primo trofeo stagionale a cui i tifosi nerazzurri tengono particolarmente visto il duello contro i rivali bianconeri.
Quanto è importante avere Zhang al tuo fianco adesso, prima di una partita così importante?
INZAGHI: “Sono contento sia qui fisicamente, ma era molto vicino anche prima. Ci sentivamo sempre prima e dopo ogni partita. Speriamo domani sera di fare una grande gara per lui e per i nostri tifosi. Ci dobbiamo preparare al meglio per una partita del genere”.
HANDANOVIC: “Le partite con la Juve sono sempre sentite, entrambi vogliamo vincere. E in palio c’è anche un trofeo. Ce la giocheremo con il nostro solito atteggiamento, faremo la nostra partita”.
Si gioca con una Juve imbattuta da 8 partite. Cosa significa per voi? Che partita vi aspettate?
INZAGHI: “Nelle finali non esistono favoriti. La Juve è in salute, viene da 8 risultati utili e domenica ha ribaltato una partita complicatissima. Sappiamo che loro sono abituati a giocare finali, hanno grande esperienza, ma noi ce la giocheremo con le nostre armi, sperando di soddisfare i nostri tifosi. In una partita del genere motivazioni ed episodi saranno decisivi”.
HANDANOVIC: “La Juve sarà tosta, quando giocano contro di noi non è mai una partita come le altre. Momento sì, momento no in certe sfide non conta. Sarà molto dura”.
Come si batte la Juventus? E per Handanovic: le ultime stagioni ti ripagano dei tanti anni di sacrifici?
INZAGHI: “Le finali sono partite particolari, possono essere decise dal singolo episodio. Noi dovremo essere determinati, sapendo che loro sono abituati a partite del genere. Ci saranno momenti di difficoltà durante la partita e dovremo essere bravi ad uscirne”.
HANDANOVIC: “I titoli non sono importanti solo per me, ma per tutti i miei compagni”.
Temi che tutti vi indichino come la squadra da battere ti spaventa? Pensi gli altri si stiano nascondendo?
INZAGHI: “Nessun timore, è uno stimolo. Ma non serve andare a ottobre per vedere quello che dicevano. Ad agosto la netta favorita per lo Scudetto per tutti era la Juventus con l’Inter nel gruppone delle altre che volevano contenderlo. Ma a prescindere da questo fino alla fine sarà una lotta agguerrita. Il Milan, la Juventus, il Napoli ed l’Atalanta non mollano. Il primato è solo uno stimolo per migliorarci”.
Torna Calhanoglu, mentre la Juve avrà assenze pesanti. In partite così certe assenze possono essere superate responsabilizzando chi va in campo? E per Handanovic: con l’arrivo di Onana ti danno fastidio le voci sul tuo conto?
INZAGHI: “La Juve è una squadra con una rosa importante, Allegri saprà come sostituirli nel minore dei modi. Ma oltre alle defezioni recuperano anche Bonucci e Chiellini comunque. Colgo l’occasione per fare gli auguri di pronta guarigione a Chiesa, che è un patrimonio del calcio italiano”.
HANDANOVIC: “Nessun fastidio, la competizione nel ruolo non è mai mal vista. L’importanza è avere fiducia in sé stessi. Io vivo la giornata, non faccio programmi a sei mesi”.
Cosa è cambiato rispetto alla partita di campionato con la Juve? E per Handanovic, avete parlato della papera collettiva sul goal della Lazio?
INZAGHI: “Pensavamo di averla vinta, poi ci fu l’episodio del rigore. Ma a parte quello da quella partita penso che siamo migliorati entrambi, fu una partita un po’ contratta. Non è stata una bella partita, sia Inter che Juve sono migliorate”.
HANDANOVIC: “Il goal? Quando la squadra non prende goal è merito dei difensori, quando si prendono goal è colpa mia… Con la Lazio è colpa di tutti. Si è attardato De Vrij e io e Skriniar gli siamo andati dietro. Ma tutti sbagliano, senza errori non ci sarebbero goal, noi possiamo solo cercare di farne il meno possibile”.
Con un capitano come Samir è più facile entrare in nuovo spogliatoio? E per Handanovic, anche tu con Inzaghi ti diverti di più?
INZAGHI: “Ho avuto grande disponibilità da parte di tutto il gruppo, e senz’altro Handanovic e anche Kolarov mi sono stati molto d’aiuto. Kolarov meriterebbe di giocare di più, ma devo fare delle scelte. Ma aldilà di loro due tutta la rosa si è dimostrata molto collaborativa. Senza dimenticare l’appoggio di tifosi e società”.
HANDANOVIC: “Senza vittorie non c’è piacere di giocare. Ovviamente vincendo dopo arriva anche il piacere di giocare. Gli anni di sofferenza sono serviti anche per questo. Giochiamo diversamente, ci muoviamo di più, ma solo perché vinci. Se non vinci il piacere se ne va velocemente. Dobbiamo stare all’erta e non abbassare la guardia, nel calcio in una settimana può cambiare tutto”.
Quanto può incidere l’epilogo della partita di campionato contro la Juventus?
INZAGHI: “Penso che la motivazione ce la darà il fatto che è una finale, che è una partita secca e che la giocheremo nel nostro stadio”.
Come stanno Dzeko e Correa? E per Handanovic: anche per voi sono uno stimolo le parole della concorrenza?
INZAGHI: “Oggi abbiamo un allenamento, ma quelli che ho visto ieri mi sono sembrate in ottime condizioni. Ho la fortuna di avere 4 attaccanti in gran forma, di volta in volta andrò a scegliere la coppia più funzionale a seconda della partita. Finalmente sono tutti a disposizione”.
HANDANOVIC: “Sicuramente è uno stimolo, ma il campionato è ancora lungo e c’è lo spettro del Covid dietro. Noi dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo”.
Lei condivide con Nevio Scala e Roberto Mancini l’unico ad aver battuto 2 volte in finale la Juventus. C’è un particolare “antidoto” per batterli? E per Handanovic: sentite la mentalità vincente rispetto agli anni precedenti?
INZAGHI: “La Supercoppa ho fatto le due finali con la Lazio ed è andata bene, abbiamo fatto 2 vittorie importanti partendo da sfavoriti. Però ho anche perso una finale di Coppa Italia contro di loro. Sarà una partita bella in uno stadio bellissimo, cercheremo di dare questa soddisfazione ai nostri tifosi. Non sarà semplice ma daremo il 120% in campo”.
HANDANOVIC: “Noi siamo consapevoli della nostra forza, ma è importante anche la percezione dell’avversario. Adesso sono tornati a guardarci da Inter e ad avere paura. E questa cosa noi la sentiamo molto”.
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